Sono sempre più in aumento i tentativi di truffa on line che puntano al conto corrente delle vittime: come riconoscerli e come evitare le trappole. I consigli di Poste italiane
Un tempo la banca era sinonimo di sicurezza assoluta per quanto riguardava i nostri risparmi. La cassaforte fisica e digitale che rendeva inviolabile quanto accumulato: decisamente meglio che metterli sotto al materasso o nelle giacche dell’armadio come facevano un tempo gli anziani. In quest’ultimo caso bastava un ladro di appartamento per rovinare un’intera esistenza soffiando i sacrifici di una vita intera tra contanti e magari oggetti d’oro gelosamente accantonati. Poi la banca ha fatto il suo boom e riparare contanti ed eventuali oggetti preziosi è stato un’abitudine diffusa, necessaria per chiunque oggi.
Il problema è che nemmeno più la stessa banca è sicura, adesso. Almeno non sul fronte dei soldi digitali. Perché il progresso tecnologico si è sviluppato in tutti i sensi, nel bene e nel male, e sono così nate e notevolmente migliorate le truffe digitali a cui oggi siamo anche abituati. Sarà capitato a chiunque, del resto, di ricevere uno strano sms a proposito di una presunta consegna quando non si è ordinato niente. Oppure notare un’email sospetta che lanciava un’allarme di qualunque tipo per la quale, si spera, non si è mai cliccato su alcun link.
Come funziona le truffe on line
Perché è proprio così che avvengono le truffe: arrivano messaggi improvvisi, del tutto autentici soprattutto agli occhi degli anziani o di chi è meno abituato a certe tecnologie, che riguarda urgenze improvvise. Conto corrente bloccato, movimento anomalo sullo stesso, comunicazione impellente INPS o una presunta multa dell’Agenzia delle Entrate: tutte situazioni che fanno saltare dalla sedia e che mettono pressione al malcapitato che, spaventato da quanto vede, nel panico tende a cliccare per provare a capire cosa stia accadendo ed evitare guai. Oppure, come detto, situazioni inaspettate che spingono a cliccare: un pacco in consegna o un premio vinto.
Questi hacker traggono in inganno anche grazie ai siti fake che creano ad hoc: può essere un finto sito di Poste italiane o dell’INPS, in base all’oggetto dell’email e la scusa utilizzata per ingannare. Il problema è che in tutte queste vi è un link sul quale, cliccandoci, si scaricano virus che permettono di accedere al cellulare e a tutti i dati tra cui password tra le quali anche del conto corrente che svuoterebbero in un niente come purtroppo accaduto già in centinaia di casi negli ultimi mesi.
Il consigli di Poste italiane per tutelare il proprio conto
E’ soprattutto Poste italiane a essere nel mirino, considerando l’utenza media rappresentata da persone anziane o comunque poco digitalizzate: ed è per questo che l’azienda ha creato una sezione sul proprio portale dove ci sono consigli per evitare di cadere in queste trappole. Mai – si legge per esempio – affidarsi a presunte persone che dovessero presentarsi alla porta o telefonare come dipendenti di Poste. Ma soprattutto, mai nessun eventuale dipendente chiederà di disporre transazioni di alcun genere per eventuali motivi di sicurezza della carta o di recarsi presso uno sportello vicino per eventuali blocchi delle carta o situazioni simili.
Ma soprattutto – continua a leggersi – mai rispondere a messaggi dove vengono chiesti codici personali come password, numero di carta, codice di sicurezza o altre informazioni sensibili come queste. Poste Italiane non chiede mai informazioni personali e non invita a cliccare su link né a scaricare eventuali allegati di un’email. Se per errore dovesse accadere, chiudere subito il tutto. Si invita inoltre ad attivare le notifiche attraverso l’app, così da essere aggiornati in tempo reale in caso di eventuali spostamenti o movimenti sul vostro conto.