E’ in arrivo un importante conguaglio da parte dell’INPS: ma a quale anno si riferisce e soprattutto di cosa si tratta? Scopriamolo
Ebbene sì, sembra proprio che questa estate non voglia fermarsi mai e che soprattutto le sue buone notizie siano sempre dietro l’angolo per tantissimi di noi. In particolare, infatti, questa volta vogliamo concentrarci su alcune novità molto importanti e anche sicuramente ben accette che entreranno a far parte della nostra routine a partire proprio dal mese di luglio.
Stiamo parlando, nello specifico, del fatto che in questo l’INPS ha annunciato di pagare il conguaglio in merito al trattamento integrativo che fa riferimento all’anno passato, ovvero il 2023. Per saperne di più, scoprire di cosa si tratta e chi può beneficiarne, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Per chi non lo sapesse, quando parliamo del trattamento integrativo, facciamo riferimento a un qualcosa che può essere noto anche come Bonus Irpef e che di solito spetta ai lavoratori agricoli. Attenzione però, perché per poter beneficiare di questo conguaglio, è necessario tuttavia rispettare alcuni requisiti che proprio non possono essere ignorati. Come ad esempio quello inerente al proprio reddito annuo che deve essere compreso nella fascia di prezzo che va dagli 8.500 fino ai 15 mila euro.
O, ancora, sempre tra i requisiti per poter beneficiare di questo bonus Irpef è necessario che i lavoratori in questione abbiano presentato la propria dichiarazione dei redditi mediante il 730 e che abbiano ancora un rapporti di lavoro in corso attivo al mese di luglio 2024. Ma in che modo, invece, si può beneficiare di questo conguaglio? Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Dopo aver capito di cosa parliamo quando facciamo riferimento al conguaglio in arrivo dall’INPS e soprattutto chi sono i possibili beneficiari (e di conseguenza i requisiti da dover rispettare per poterne godere), non ci resta che capire adesso come funziona l’erogazione di questo cosiddetto bonus Irpef. Ebbene, per tutti coloro che rispettano i requisiti che vi abbiamo indicato, il conguaglio in questione verrà presentato all’interno di un’unica soluzione nel mese di luglio.
E, il suo importo, potrà avere fino a un valore massimo di 1.200 euro. Cruciale, dunque, è anche il ruolo del datore di lavoro: sarà proprio lui, infatti, a essere responsabile dell’erogazione di questo conguaglio che sarà poi pagato dall’INPS in seconda istanza. Per tanto, è necessario che il datore di lavoro non commetta errori in merito ai dati dei propri lavoratori ma anche che i lavoratori stessi abbiano correttamente indicato il proprio referente per questa casistica.
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