Il congedo straordinario della durata massima di due anni ammette un solo caregiver. Cosa fare se chi assiste non può più farlo?
Può capitare che il caregiver che si prende cura di un familiare con disabilità non abbia più la disponibilità di assistere il disabile per motivi personali, di salute, lavorativi. Fortunatamente è possibile cedere il proprio ruolo ad un’altra persona tenendo conto delle condizioni di accesso alla misura.
ll congedo di due anni permette al dipendente di assentarsi dal posto di lavoro per un massimo di 24 mesi (anche non continuativi) a condizione che si prenda cura di un familiare affetto da disabilità grave. La misura nasce, infatti, proprio per permettere un’adeguata assistenza a chi ha una minorazione fisica, psichica o sensoriale evitando che si vada incontro ad un licenziamento. Il congedo straordinario è retribuito ma per poterne usufruire sarà necessario convivere con il disabile.
L’obbligo di convivenza non c’è solo in tre casi. Se chi assiste è un genitore, se assistito e caregiver abitano nello stesso palazzo ma in interni differenti oppure se il caregiver chiede la residenza temporanea perché abita in un Comune differente da quello di residenza del familiare con disabilità. Le regole rimangono tali anche se chi assiste viene sostituito.
Il modulo per cambiare caregiver e approfittare del congedo di due anni
Mentre i permessi 104 possono essere richiesti da più caregiver rimanendo nei tre giorni al mese di fruizione, il congedo straordinario di due anni può essere richiesto solo da un familiare. Nel momento in cui questo non ha più la disponibilità all’assistenza, allora si potrà fare domanda di sostituzione o affiancamento indipendentemente dal motivo che spinge a tale decisione.
La Legge 104 prevede che un dipendente possa scegliere una seconda persona per la cura del disabile a condizione che si inoltri domanda all’INPS e al datore di lavoro completa di diverse informazioni. Il nuovo caregiver dovrà dichiarare di essere un parente del soggetto con disabilità grave, indicarne il grado di parentela (ricordiamo che per la richiesta di congedo vige l’ordine di priorità), aggiungere la durata del periodo in cui presterà assistenza in sostituzione del primo caregiver e spiegare la causa del trasferimento di ruolo.
Un modulo da scaricare e compilare non esiste. Sarà l’interessato a redigere una comunicazione scritta nella quale rende nota l’intenzione di non ottenere più le agevolazioni della Legge 104 e ad inviarla all’INPS e al datore di lavoro. Possono procedere in tale senso sia i dipendenti full time che part time verticale e orizzontale.