Dal 12 marzo grandi novità in arrivo per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, finalmente i nuovi buoni pasto diventano realtà
In principio c’erano i panini fatti in casa, o al supermercato. Poi arrivarono le gavette con la pasta calda dentro e, in alcuni casi, con le scatolette da aprire ed il pranzo già bello e pronto. Ma erano decisamente scomode, poco funzionali e totalmente a carico del dipendente. Poi arrivarono le prime mense aziendali. Ma in quel caso i costi erano interamente a carico del datore di lavoro. Con tutti i limiti della situazione. Successivamente, dopo anni di trattative e di accordi separati, furono introdotti i buoni pasto cartacei.
Ma anche qui il limite era evidente tanto in ordine alla gestione operativa della consegna, erano necessarie file e lavoratori preposti, quanto alla fruizione. Per non tacere delle scadenze che a volte mandavano il buono sprecato. Da qualche anno, infine, sono stati introdotti i buoni pasto elettronici. Efficaci, maneggevoli, sono di fatto una sorta di bancomat e spendibili. In alcuni casi anche fuori dall’Italia. Una conquista importante anche se, ma non è il cuore del nostro ragionamento, ancora fiscalmente ibridi e sovente sottoposti a costi maggiori rispetto all’inserimento in busta paga.
Tutti elementi però che una particolare categoria di lavoratori non aveva il piacere di sperimentare. Parliamo dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Lavoratori che non solo sono aveva il buono pasto elettronico ma che per sovrammercato avevano un buono pasto di 6 euro e non di 7 come la maggior parte dei dipendenti delle aziende private. Una situazione diventata insostenibile e soprattutto sperequativa. Una situazione che però dal 12 marzo cambierà radicalmente.
Cambierà radicalmente grazie ad una Convenzione Quadro firmato il 27 marzo dello scorso anno e che ora diventa pienamente operativa. La Convenzione, nello specifico, riguarda i dipendenti della Provincia Autonoma di Trento. Dipendenti che dal secondo trimestre del 2024 avranno almeno tre grandi novità a loro favore. La prima riguarda la cifra, il passaggio del buono pasto da 6 a 7 euro consentirà ai dipendenti della Pubblica Amministrazione della Provincia Autonomia di Trento di incassare almeno 20 euro di più al mese e relativi arretrati.
La seconda è in ordine alla fruibilità, i nuovi buoni pasto saranno completamente in formato elettronico e per di più con un app dedicata all’utilizzo. Il terzo è in ordine alla platea. Platea che sarà ampliata anche ai docenti e istruttori scolastici. Tutti i soggetti che a vario titolo sono interessati alla vicenda devono inviare una domanda di adeguamento attraverso il Portale InPA dal 1 al 15 marzo.
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