In presenza di alcune patologie, si possono ricevere i benefici che vengono garantite alle categoria protette: ecco quali sono i problemi coinvolti.
Davanti ad alcune malattie si ha la possibilità di accedere ad alcuni privilegi che non è di poco conto. Davanti ad oggettive difficoltà, condurre la propria vita non diventa sempre facile ed è giusto, in uno Stato democratico e civile come il nostro, concedere delle corsie preferenziali, per così dire, ad alcuni profili. Chiaramente, però, come è normale che sia, ci sono dei paletti molto rigidi da tenere in considerazione e tali privilegi si attivano solo a determinate condizioni. Un esempio illustre, in tal senso, è rappresentato dalle cosiddette categorie protette. Si tratta di una soluzione che si attiva solo davanti a determinate patologie.
Chiaramente, come si può facilmente intuire certamente dal nome ma anche da quanto detto fino a questo momento, si tratta di un qualcosa che si attiva soprattutto quando la patologia da cui si è affetti è cronica e che dura nel tempo. Per questo motivo, dunque, andiamo a vedere quali sono le patologie che ti fanno rientrare nelle cosiddette categorie protette. Prima di procedere, ricordiamo che si tratta di persone che, a causa delle loro malattie, hanno delle ridotte possibilità di lavoro. E che quindi devono seguire degli iter diversi per poter anche loro lavorare.
Categorie protette: davanti a quali patologie vengono riconosciute
Si parte dalle malattie cardiocircolatorie come miocardiopatie, aritmie gravi e coronapatie. In tal senso, però, è giusto specificare che sono tante, ma tali privilegi si ottengono solo se sono patologie particolarmente gravi. Con una invalidità che supera il 70% in molti casi. Continuiamo con le malattie respiratorie, come delle forme particolarmente aggressive di asma o di malattie ostruttive severe. Non si può non parlare anche delle patologie riguardanti l’apparato digerente, come la cirrosi epatica, o trapianti di intestino o fegato con delle particolari complicazioni e che portano ad una invalidità di almeno il 61%.
Come è facilmente intuibile, rientrano in questo discorso anche quelle patologie che riguardano l’apparato osteoarticolare. Un esempio? L’amputazione di entrambe le mani o di entrambe le gambe senza possibilità (o con possibilità solo parziale) di usare una protesi. Ovviamente poi vanno tenute in considerazione anche le patologie dell’apparato neurologico, come la sclerosi multipla o altre malattie neurodegenerative. Discorso diverso invece per le patologie che portano alla 104.
Malattie e categorie protette: altri esempi
Anche le patologie psichiche, quando particolarmente grave, possono far rientrare una persona nelle categorie protette. Esempi illustri sono una profonda depressione, la paranoia, l’anoressia nervosa ed anche ritardi mentali di media o grande gravità. In tal senso, non dimenticare quali patologie portano alla sospensione della patente.