Comunicazione di irregolarità, quando può arrivare e come comportarsi quando accade per evitare le sanzioni.
L’agenzia delle entrate si occupa di svolgere numerosi controlli, sulle varie dichiarazione dei redditi presentate dai contribuenti dopo un’accurata analisi. Talvolta possono emergere delle irregolarità di diverso genere come ad esempio degli errori nella compilazione o nel calcolo delle imposte.
Potrebbero verificarsi anche alcune omissioni riguardo i redditi imponibili, il tentativo di attribuirsi detrazioni non spettanti eccetera. In questi casi solitamente prima di procedere con un avviso di accertamento l’agenzia delle entrate inoltra una comunicazione di irregolarità. Si tratta di una lettera formale in cui vengono evidenziate le violazioni riscontrate e si invita il contribuente a rimediare.
Alcune volte l’agenzia delle entrate potrebbe inoltrare delle comunicazioni di irregolarità in seguito al controllo di alcune dichiarazioni presentate. Ciò avviene principalmente quando vengono riscontrati errori od omissioni d’irregolarità, principalmente possono essere di due tipi automatici e formali. Per inoltrare la notifica l’agenzia delle entrate ha a disposizione cinque anni, anche se in genere ciò viene fatto molto tempo prima.
Inoltre bisogna ricordare che in seguito al decreto attuativo della legge di riforma fiscale è stata introdotta la sospensione dell’invio delle comunicazioni di irregolarità dal 1 al 31 agosto e dal 1 al 31 dicembre. Le notifiche vengono inoltrate in vari modi. Si può procedere con una raccomandata indirizzata al domicilio del contribuente, attraverso una PEC o sul canale telematico Entratel.
A poter essere notificate attraverso la comunicazione di irregolarità sono diverse dichiarazioni presentate all’agenzia delle entrate. In particolare potrebbero essere stati riscontrati errori materiali e di calcolo, riduzioni degli importi, deduzioni o detrazioni, crediti di imposta non spettanti, tardiva o omissione dei versamenti di imposte. Una volta ricevuta la comunicazione, il contribuente ha diverse possibilità tra cui, riconoscere la validità della contestazione e mettersi in regola entro 30 giorni.
In questo caso dovrà pagare con il modello F 24, gli interessi maggiorati e una sanzione che sarà ridotta, il tutto in un’unica soluzione. La somma può essere versata anche scegliendo la formula rateizzata, sono previste infatti un massimo di 20 rate trimestrali, gli interessi sono applicati al 3,5% annuo. In alternativa si può anche decidere di contestare i rilievi formulati. È possibile chiedere un appuntamento presso l’ufficio territoriale competente per avere chiarimenti ed esporre la propria posizione.
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