Comodato d’uso gratuito, cos’è e come registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate

In cosa consiste un contratto di comodato d’uso e come si registra? Oggi tutti hanno la possibilità di procedere direttamente da casa tramite qualsiasi dispositivo e una connessione Internet. Vediamo in che modo. 

comodato d'uso come funziona
Cos’è e come funziona il comodato d’uso (Codiciateco.it)

Per comodato d’uso intendiamo un tipo di contratto tramite il quale una parte definita comodante consegna al comodatario un bene mobile o immobile con l’autorizzazione ad usufruirne per un tempo determinato e con l’obbligo di restituzione dello stesso bene allo scadere del tempo. 

Di norma, un accordo di comodato d’uso si stipula gratuitamente. Può concludersi senza alcuna formalità, tuttavia se si vuole godere di alcuni vantaggi fiscali è necessario procedere con la registrazione di un contratto. Il comodatario non ha diritto di essere rimborsato di tutte le spese che sostiene per il bene in uso, ma può richiedere il rimborso di quelle straordinarie se necessarie ed urgenti. Se in passato registrare un contratto di comodato d’uso poteva essere un procedimento complesso, oggi è piuttosto semplice e si può effettuare direttamente online tramite il RAP (Registrazione Atti Privati). 

Come procedere con la registrazione di un contratto in comodato d’uso

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Comodato d’uso, come si registra il contratto (Codiciateco.it)

E’ possibile usufruire del servizio RAP per la registrazione del contratto di comodato d’uso e di contratti preliminari di compravendita. Vi si accede con Spid, CIE o Cns (Entratel o Fisconline nel caso dei professionisti) tramite l’area riservata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, scrivendo “atti” nell’apposito spazio di ricerca (vedi invece come si registra un contratto d’affitto). 

Una volta effettuato l’accesso, si dovranno inserire tutte le informazioni sul contratto che si deve registrare (tipologia, dati di entrambe le parti, beni oggetto del contratto). Segue la procedura di calcolo delle imposte (registro e/o bollo), la quale consente di versarle tramite addebito su conto corrente. Si dovrà allegare la scansione dell’atto da registrare, il quale non deve essere scritto a mano. 

Finita la registrazione, se ne riceverà l’esito. Se non andrà a buon fine, verrà comunicato lo scarto della domanda con correlata motivazione. Si potrà procedere con una nuova registrazione, richiedendo assistenza o recandosi direttamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, è necessario munirsi di determinati documenti: due originali del contratto di comodato, oppure un originale e una sua copia; il modello RAP scaricabile online; la marca da bollo con data successiva a quella di stipula del contratto, da applicare su ogni copia dello stesso. Dovrà essere di 16€ ogni 4 facciate scritte e ogni 100 righe; la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro. 

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