Come trasferire soldi da un Libretto postale a un conto bancario 

Hai un libretto postale e ti serve spostare soldi sul conto corrente bancario? C’è un doppio modo per farlo, ecco qual è la procedura 

libretto conto corrente
Come passare soldi da libretto a conto corrente – CodiciAteco.it

Sono sempre di più gli italiani che vantano, tra le varie carte e le diverse mosse finanziarie, un libretto postale per accantonare delle cifre e permettere che queste crescano ulteriormente di anno in anno. Un investimento a rischio praticamente nullo, certo lento e non troppo remunerativo in senso assoluto, ma comunque utile per non deprezzare dei preziosi risparmi messi da parte con sacrificio nel corso di mesi o spesso anche anni. Piuttosto che tenerli fermi e attendere che nel frattempo si deprezzino di mese in mese, meglio valorizzarlo in qualche modo se non si vuole osare troppo rischiando – con un investimento più osato – di perdere il capitale.

E avere un libretto è importante anche per un altro aspetto tanto banale quanto significativo: permette di avere i soldi da parte. Su un altro riferimento, un libretto appunto con tanto di carta per prelevare e fare operazioni, che consente di tenere effettivamente da parte quei soldi senza il rischio di attingere di continuo lì dove si trattasse di un tesoretto utilizzato per esempio solo per le emergenze o per futuro progetti. Unendoli sullo stesso conto corrente non solo non si potrebbe beneficiare della possibilità di guadagno che i libretti elargiscono, ma si finirebbe – nella free sia delle spese quotidiano – anche di depauperare il budget senza volerlo.

Libretti postali, come passare i soldi su conto corrente bancario

Bancomat
Ho soldi sul libretto e voglio passarli sul conto in banca, come faccio? – CodiciAteco.it

E’ quindi è anche per questo è comodo il libretto postale, oltre che ovviamente per tutte le altre cose. Ma come funzione nel caso in cui, per mera necessità, bisognerebbe spostare le cifre dal libretto stesso a a un conto corrente bancario? Non potendo fare bonifici ma solo riceverli, come muovere i soldi da un libretto soprattutto se c’è impellenza e non tempo necessario per prelevare di volta in volta e spostarli materialmente al bancomat sulla carta bancaria? Una domanda a cui è importante sapere la risposta in caso di evenienza, perché non si può mai sapere.

E allora bene sapere allora che si possono trasferire le somme in due modi. Per la modalità on line è necessario avere un conto corrente BancoPosta così da effettuare un girofondo e poi un bonifico. L’alternativa, altrimenti, non avendone uno – e la sola Postepay nel caso non potrebbe essere d’aiuto – resta solo andare fisicamente in ufficio per effettuare una vaglia postale. Non ci sono altrimenti altre possibilità concrete. Del resto come informa stesso Poste Non è possibile trasferire somme dal proprio Libretto Smart al proprio conto corrente bancario tramite bonifico, né in Ufficio Postale né online”.

Libretti postali, le offerte attualmente disponibili

Per aprire un libretto postale non ci sono spese iniziali e basta un documento di identità e un codice fiscale.

Esistono nella fattispecie queste quattro tipologie di libretto:

  • Libretto Smart
  • Libretto dedicato ai minori
  • Libretto ordinario
  • Libretto giudiziario

Il primo è principalmente orientato ai giovani, in quanto elargito anche nella forma dematerializzata e consente una serie di operazioni più innovative a differenza dell’ordinario che invece è più per un’età media giù alta ma non necessariamente. Il libretto per minori è invece per coloro che hanno sotto i 18 anni e quello giudiziario ha natura cautelare per procedimenti giudiziari in corso.

Le offerte per i titolari dei libretti attualmente disponibili, in attesa di nuove come ciclicamente accade, sono invece le seguenti:

  • Offerta Supersmart 360 giorni con tasso di interesse annuo lordo a scadenza 2.50%
  • Offerta Supersmart pensione 364 giorni a tasso di interesse annuo lordo a scadenza 3,50%

La prima accessibile a tutti purché vi siano almeno 1.000 euro sul libretto postale, la seconda – come si evince dalla stessa denominazione – solo per i pensionati.

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