Come se non bastasse il dolore per una separazione, ci sono poi regole da seguire per dividere i beni accumulati insieme.
Separarsi è già di per sé un evento traumatico, specie se ci sono anche dei figli. Ammettere il fallimento di una storia d’amore non è mai facile per nessuno. Eppure succede e sempre più spesso. Oltre al dolore di una storia che finisce, si aggiungono poi tutti i cavilli burocratici che di fatto, se possibile, allungano ancora di più la sofferenza. E se poi le parti non sono d’accordo, da sposati o conviventi che erano, potrebbero diventare anche nemici, ci vuole pochissimo.
Come saranno divisi i beni patrimoniali in caso di separazione, dipende dalla decisione presa da marito e moglie prima di sposarsi: comunione o separazione dei beni. La differenza è fondamentale solo in caso di separazione giudiziale, quindi con tanto di causa se le parti non hanno trovato l’intesa su uno o più aspetti. Nel caso di separazione consensuale, invece, l’accordo sarà stabilito in toto senza ricorrere ad un giudice.
La comunione dei beni riguarda tutto ciò che si è acquistato dopo la stipula del matrimonio e non importa di chi erano i soldi usati per le spese. Se uno dei coniugi compra una cosa che gli serve, automaticamente questa diventerà di proprietà anche dell’altro, al 50%. Tuttavia non contano nella comunione i beni accumulati prima del matrimonio. Anche i conti correnti vengono divisi al momento della separazione, e non importa a chi sono intestati. Non rientrano nella comunione i beni di carattere personale come i vestiti e quelli destinati al lavoro come tablet, smartphone o Pc.
La comunione dei beni viene meno quando la coppia si separa. Non è quindi necessario attendere il divorzio. Durante la separazione, il giudice non è autorizzato a decidere sulla divisione dei beni comuni. Il suo compito sarà quello di occuparsi dell’addebito per la separazione, l’affidamento dei figli, l’assegnazione della casa coniugale e i contributi per il mantenimento dei figli. La richiesta per la divisione dei beni comuni deve essere presentata dunque separatamente.
Anche se di fatto la separazione legale sancisce la fine alla comunione dei beni, i coniugi possono comunque scegliere di mantenerla attraverso un accordo consensuale. Quando la comunione legale tra i coniugi viene annullata e non si raggiunge un accordo sulla divisione dei beni, ciascun coniuge ha il diritto di richiedere al giudice la divisione giudiziale. A quel punto i beni che rientrano nella comunione vengono divisi dal giudice e distribuiti in parti uguali tra i coniugi.
In caso invece di separazione dei beni, i beni personali dei coniugi non subiscono nessun cambiamento sia in caso di separazione che di divorzio. In sostanza, i beni acquisiti individualmente durante il matrimonio rimangono di proprietà del coniuge che li ha acquistati.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…