Fermo amministrativo, ecco come intervenire per cancellare il provvedimento e continuare ad utilizzare il veicolo.
Trovarsi con la vettura bloccata per un fermo amministrativo può essere un grave problema, soprattutto se quel mezzo è utilizzato per motivi professionali. Il fermo amministrativo è un provvedimento con il quale le amministrazioni gli enti competenti (comuni, Inps, regioni, stato e via di seguito), tramite il concessionario della riscossione, bloccano un bene mobile iscritto in un registro pubblico.
Il fine è riscuotere un credito non pagato che riguarda tasse e tributi, ma anche il mancato pagamento di sanzioni amministrative che riguardano violazioni del codice della strada. Tipico è il caso del mancato pagamento del bollo auto. Una situazione che crea lo stop alla circolazione del mezzo con le conseguenze che si possono immaginare.
Il provvedimento può colpire un mezzo usato a fini personali quanto un veicolo utilizzato per lavoro. In un caso del genere è possibile chiedere l’annullamento o la cancellazione della misura. Un’auto da lavoro è un veicolo indispensabile per lo svolgimento della propria attività. Non basta che sia il mezzo con cui si giunge al posto di lavoro.
Questa è una precisazione molto importante, per comprendere un veicolo da lavoro è il furgone di una ditta di traslochi o l’auto di un agente di commercio. Per sbloccare un auto da lavoro sottoposta a fermo amministrativo il primo passo è dimostrare che la vettura sia un mezzo strumentale necessario all’attività professionale. La procedura si avvia se il fermo non è stato già iscritto.
In caso di preavviso di fermo si può richiederne l’annullamento entro 30 giorni dalla notifica. Si deve compilare il modello F2, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER). Allegare la documentazione richiesta e inviare il tutto via PEC o direttamente presso uno sportello dell’ADER. Se il fermo amministrativo è stato già iscritto, invece, l’unica soluzione è pagare il debito per sbloccare la situazione.
Per dimostrare che il mezzo sia una vettura da lavoro si deve allegare: certificato di attribuzione della partita iva; patente di guida; licenza o autorizzazione allo svolgimento dell’attività lavorativa; altri documenti che dimostrino il lavoro e l’utilizzo del mezzo. In caso di iscrizione già avvenuta, il fermo può essere cancellato se la vettura è destinata all’uso di un disabile.
In questo caso la procedura prevede la compilazione del modello F3 sul sito dell’ADER; allegare tutti i documenti richiesti e presentare la domanda presso gli sportelli dell’ADER. Quindi in questa evenienza è possibile ottenere la cancellazione del fermo amministrativo anche dopo l’iscrizione dell’atto. In ogni caso, dopo la richiesta l’ADER provvederà a sbloccare il veicolo, con l’annullamento del preavviso o con la cancellazione dell’atto.
La procedura richiede di norma tra i 15 e i 30 giorni di attesa. Se la domanda non è accolta non resta che pagare il debito o ricorrere in tribunale.Per concludere ricordiamo che guidare un mezzo sottoposto a fermo amministrativo è un grave atto illecito che comporta della sanzioni molto severe.
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