Non tutti sanno bene come calcolare l’importo dell’IMU sulla seconda casa: vediamo come calcolare le spese.
Come calcolare l’IMU sulla seconda casa, quando si applica e come funziona? L’IMU è una delle tasse più temute dagli italiani, visto che è la principale tassa di proprietà su un immobile, pagata al fisco per quanto riguarda le proprietà di abitazioni, di fabbricati e di terreni agricoli. La tassa si paga due volte l’anno, versando il primo acconto e poi il saldo.
In certi casi, si viene esonerati da tale imposta, in base al tipo di immobile che si possiede. In Italia non si paga l’IMU sulla prima casa, ma solo sulla seconda e su tutti gli immobili successivi. Non tutti, però, sanno calcolare il valore dell’imposta. Prima di tutto, la tassa si può pagare tutta insieme oppure in due rate, che solitamente corrispondono a metà giugno e e metà dicembre.
IMU sulla seconda casa: come calcolare l’importo da pagare sulla tassa
Le seconde case rientrano nella categoria “Immobili a destinazione ordinaria”, quindi nel gruppo catastale A, mentre per gli uffici e per gli sudi privati il gruppo catastale è A10, che prevede altro tipo di conteggio. L’IMU lo paga sempre il proprietario di casa, anche se la casa è stata affittata ad altre persone, dunque gli inquilini in affitto non sono chiamati a pagare la tassa.
Tuttavia, ci sono dei casi in cui il proprietario dell’immobile è esonerato dal pagamento, ossia quando il nudo proprietario concede la casa in usufrutto a un’altra persona, oppure se c’è una separazione o un divorzio, e il coniuge pone la residenza sulla seconda abitazione.
Altrimenti, se una coppia di coniugi, per qualsiasi motivazione, vive in case separate. Infine, scatta l’esenzione nel caso in cui il proprietario di casa si ritrovi con la seconda casa occupata abusivamente, presentando la denuncia. Per il resto, l’IMU si paga sempre, anche se l’immobile non è agibile o disabitato da anni. In certi casi si può richiedere uno sconto.
Come calcolare l’IMU sulla seconda casa
Come accennato, il calcolo dell’IMU varia in base al tipo di immobile, perciò occorre calcolare diversi fattori. Tra questi, la rendita catastale dell’immobile, dato disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Il coefficiente catastale dell’immobile, dato deciso dal Comune in base alla categoria dell’immobile stesso. Per le seconde case è sempre 160.
E poi si deve prendere in considerazione l’aliquota comunale, sempre decisa dal Comune, la percentuale di possesso dell’immobile e il periodo di possesso dell’immobile. In base a queste variabili si ottiene la cifra finale da dover pagare. Come si effettua il calcolo? Per le secondo abitazioni si deve aggiungere alla rendita catastale il 5%, moltiplicando poi per 160, e poi moltiplicare ancora per l’aliquota comunale.
L’aliquota comunale è in media dello 0,76%, ma dipende sempre dal Comune. Ogni anno, il Comune invia il bollettino al proprietario della seconda abitazione, per il pagamento della tassa. Per il pagamento si utilizza il modello F24, pagando poi in banca o all’ufficio postale. Il codice tributo da inserire per il pagamento dell’IMU sulla seconda casa è 3918. Qui cosa succede se non si paga la rata.