Multa, pagare quanto dovuto per una sanzione stradale presa in un Paese estero. Come procedere secondo le norme in vigore.
Un viaggio con l’auto in Paese estero può essere un’esperienza molto divertente. Si scoprono località e luoghi difficilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblico, si ha la sensazione di maggiore libertà, ci si sente più sicuri con il veicolo conosciuto. Tuttavia le insidie non mancano.
La circolazione stradale può differire da quella nazionale, alcuni cartelli segnaletici possono essere diversi, anche alcune limitazioni e prescrizioni possono differire creando qualche imbarazzo a chi è alla guida. Circostanze non dissimili se si noleggia una vettura direttamente all’estro. Qualche momento di disorientamento può capitare. Ma come comportarsi in caso di multa per un’infrazione stradale commessa in un Paese estero?
In circostanze simili, le sanzioni subite erano sottovalutate, se non completamente ignorate. Le conseguenze erano scarse. Ma oggi le cose stanno molto diversamente. Esistono delle precise norme di reciprocità tra i Paesi membri dell’Unione Europea (direttiva Cross Border) che prevedono dei meccanismi di notifica e pagamento delle multe comminate a cittadini stranieri.
Le multe dunque arrivano al destinatario che deve comunque saldarle. In caso di violazione del Codice stradale del posto e multa constatata in maniera differita (classico è il caso del superamento dei limiti di velocità con autovelox), ci sono degli scambi di informazioni tra gli organi di polizia dei Paesi coinvolti. Attraverso la targa del veicolo si risale alle generalità del trasgressore che riceve a casa il verbale della multa, compilato nella lingua del destinatario.
A questo punto al trasgressore non restano che due opzioni. La prima contestare il verbale, indicandone i motivi con un apposito modulo da rispedire al mittente. La seconda è saldare la sanzione, seguendo le procedure inviate nella documentazione arrivata. Di solito si trova un link per il pagamento mediante una carta di credito. Ignorare del tutto la multa può avere delle conseguenze gravi. Infatti può mettersi un moto un meccanismo internazionale di esecuzione forzata della riscossione.
Altrimenti la multa è, per così dire, congelata fino al ritorno del trasgressore nel Paese nel quale è avvenuta la violazione al Codice stradale. Ma in questo caso, le sanzioni accessorie che si rischiano, insieme alla multa, sono pesanti e costose. Da segnalare che Direttiva in questione non prevede delle sanzioni accessorie come il ritiro della patente o la decurtazione dei punti, ma ciò non significa che la multa possa essere non pagata.
Le violazione per le quali si viene multati sono le più comuni e sono indicate nella Direttiva stessa. Si va dal mancato utilizzo della cintura di sicurezza e dei dispositivi per bambini (una regola da seguire attentamente all’estero) all’uso di cellulare o di altri dispositivi mobili durante la guida.
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