E’ possibile non pagare la Tari su una casa disabitata. Sono diversi i procedimenti da fare per ottenere l’esenzione dal suo pagamento.
I cittadini che hanno una casa in cui non abitano adesso potranno smettere di pagare la Tari. Esiste infatti una procedura che permette al contribuente di ottenere l’esenzione. Prima di vedere come fare, bisogna tenere ben a mente che questa imposta è gestita dai Comuni per finanziare i costi della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Sono tantissimi i cittadini che pensano sia necessario pagare la Tari su una casa disabitata. Per prima cosa però bisogna ricordare che l’imposta gestita dai comuni serve proprio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Allo stesso tempo però in una casa disabitata la produzione di rifiuti dovrebbe essere nulla e per questo motivo si potrebbe procedere all’esenzione del pagamento. Sebbene ci siano esenzioni e sconti, anche le case disabitate possono essere soggette a pagamento ma nonostante ciò devono rispettare determinati requisiti.
Nel 2002 la Corte di Cassazione ha ufficialmente distinto tra casa disabitata e casa inutilizzabile. Nella sentenza è sottolineato che la Tari deve essere pagata per una casa disabitata ma abitabile. Pertanto la tassa non dipende solo dalla produzione effettiva di rifiuti ma dal fatto che l’immobile è suscettibile a produrli quando utilizzato. Una casa disabitata, anche se inutilizzata ma abitabile, è quindi soggetta al pagamento della Tari. Allo stesso tempo però ci sono delle circostanze in cui l’immobile è esente dal pagamento.
Quando una casa disabitata è esente dal pagamento della Tari: tutti i casi
Le case disabitate possono essere esentate dalla Tari solo se sono inutilizzabili, ossia non abitabili o inagibili. Per essere considerata inutilizzabile, la casa non deve essere necessariamente inagibile o un rudere ma deve rispettare delle caratteristiche essenziali. Infatti per prima cosa l’abitazione non deve risultare completamente arredata. Questo significa che alcuni mobili possono essere presenti, ma mancano quelli essenziali.
Allo stesso tempo dovranno essere scollegati i contatori per le utenze domestiche. Per l’esenzione non basterà la mancanza di un solo allaccio, ma devono mancare tutti e tre: luce, gas e acqua. La Tari non è dovuta per una casa disabitata quando l’acquirente o l’erede necessita di ristrutturarla e manca di allacci alle forniture e di mobili essenziali.
Anche gli immobili inagibili, privi di collegamenti idrici, elettrici o fognari, sono esenti dalla Tari. In conclusione quindi la Tari non si può pagare non solo per gli immobili fatiscenti, pericolanti o considerati ruderi, ma possono anche comprendere quelle case che presentano diverse mancanze. In questo modo i Comuni garantiscono una corretta gestione delle tasse legate a quelle che sono le case disabitate.