Banconote strappate, ecco come comportarsi se si possiede denaro non integro. Ecco una breve panoramica dell’argomento.
Non è raro imbattersi in banconote non integre, strappate, rovinate o addirittura con parti mancanti. In tal caso è difficile anche usarle per la spesa al supermercato, con l’addetto alla cassa che le rifiuta. Oppure riceverle come resto durante un acquisto. Senza un controllo preventivo, in casi come l’ultimo, è anche difficile ottenere un cambio dall’esercente.
Si resta allora con il classico cerino in mano e si pensa che quel denaro non potrà essere cambiato. Esistono invece delle possibilità che consentono di risolvere il problema senza grosse difficoltà. Basta un po’ di pazienza e un po’ di tempo a disposizione. Come comportarsi in questi casi allora? Ci sono, come accennato, delle procedure per ottenere il cambio di banconote in pessime condizioni.
Il denaro in cattivo stato non è tutto uguale e da questo dipende in parte anche la possibilità di una sua sostituzione con pezzi integri. Va considerato anche un altro aspetto. A volte le condizioni pessime di una banconota dipendono anche dalla sua autenticità. Quelle false hanno apparenza e composizione più facilmente deteriorabile.
Sono possibili varie tipologie di soldi in pessime condizioni. Infatti le banconote in cattivo stato possono essere logore (rovinate dall’umidità, dal calore di una fiamma, oppure lacerate o strappate). Se invece sono macchiate o sporche si considerano danneggiate. Sono infine mutilate, se manca un pezzo al denaro, per esempio un angolo della banconota. Il denaro in questo stato può essere depositato in banca dove si ha il conto corrente. Se la banca accetta il denaro, vuol dire che non ci sono problemi.
Se anche la filiale dovesse rifiutarlo esiste un iter specifico per il cambio alla Banca d’Italia, in una delle sue filiali sparse sul territorio nazionale. Ad essere considerata importante dal personale della banca è la buona fede di chi presenta il denaro in cattive condizioni. Se non ci sono obiezioni particolari il cambio avviene senza problemi. Al contrario se l’addetto in banca ritiene che il danno sia stato provocato in malafede, trattiene il denaro senza cambiarlo.
Può capitare che malintenzionati intendano cambiare denaro falso con quello autentico. Se si dovessero presentare delle situazioni controverse, prima della decisione sulla rimborsabilità dei soldi, l’amministrazione della Banca d’Italia richiede un consulto tecnico con ad una commissione di esperti per valutare il caso.
Consegnare il denaro in cattivo stato direttamente alla Banca d’Italia permette di evitare lunghi passaggi burocratici e inutili perdite di tempo. Quindi resta la scelta migliore. Con questa semplice procedura è possibile ottenere il cambio del denaro in cattive condizioni, generalmente senza grosse difficoltà.
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