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Come funziona Resta al Sud 2.0: i benefici della nuova misura

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrano in vigore le agevolazioni del Resto al Sud 2.0. Ecco come funzionano e come richiederle. 

io resto al sud 2.0 come ottenere agevolazioni
Il decreto Coesione avvia la seconda tranche del progetto Io Resto al Sud 2.0 (CodiciAteco.it)

Con la pubblicazione a maggio in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto Decreto Coesioni si è reso attuativo anche l’art. 18 introduce le nuove misure di agevolazione che riguardano il Resto al Sud 2.0 e destinato a professionisti ed imprese che lavorano appunto nel sud del Paese.

Ancora una volta, quindi, la misura va a “premiare” quelle iniziative lavorative, siano esse individuali che collettive di lavoro autonomo e imprenditoriale, che si collocano nelle Regioni del Sud Italia. L’obiettivo è quello di incentiva la creazione di posti di lavoro, con la nascita di nuove attività, nel Mezzogiorno offrendo contributi economici fino a 200mila euro.

Le agevolazioni saranno disponibili da Settembre 2024 e come già stabilito in passato possono presentare domanda, autonomi e imprenditori dai 18 ai 55 anni. Di seguito vedremo nel dettaglio come funziona l’aiuto.

Resto al Sud 2.0, le novità e i requisiti per ottenere il bonus

resto al 2.0 quali novità e requisiti per richiederlo
Resto al Sud 2.0, tutto quello che c’è da sapere sulla nuova iniziativa finanziaria (CodiciAteco.it)

I contributi a fondo perduto messi a disposizione per Resto al Sud 2.0 arrivano a coprire fino al 75% delle spese necessarie per l’avvio di un’attività. Destinati soprattutto agli under 35 i contributi sono finalizzati a diverse tipologie di iniziative che vanno dalla formazione alla progettazione preliminare, fino al tutoraggio per l’implementazione delle competenze necessarie.

Ma come funzionano i contributi a sostegno dell’imprenditorialità? Le disposizioni prevedono diverse tipologie di aiuti:

  • a partire da un voucher, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi che servono per avviare l’attività. L’importo massimo previsto, in questo caso, è di 40mila euro;
  • un altro voucher, questa volta di 50mila euro, è destinato invece al risparmio energetico e destino in particolare a quelle aree del Centro-sud colpite da eventi sismici tra il 2009 e il 2016;
  • è previsto poi un aiuto in regime dei minimis per programmi di spesa per un valore superiore ai 120mila euro e consistente in un contributo a fondo perduto pari al 75% dell’investimento iniziale per l’avvio dell’attività;
  • un aiuto per programmi di spesa superiore ai 120mila euro e non oltre i 200mila euro e consistente in contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa di avvio dell’attività imprenditoriale.

Le risorse messe a disposizione per questa seconda tranche di finanziamenti è pari a 49,5 milioni di euro per il 2024 che diventeranno 445,5 nel 2025.

Come richiedere le agevolazioni di Resto al 2.0

Come già accennato, il programma si rivolge soprattutto agli under 35 che si trovano in condizioni marginalità, discriminazione e vulnerabilità sociale, nonché include inoccupati, inattivi e disoccupati. Le domande potranno essere presentate esclusivamente online attraverso il portale Invitalia; non si sa ancora una data precisa di avvia, ma è certo che si dovrà attendere Settembre prossimo. Le domande potranno essere presentate poi fino ad esaurimento fondi.

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