Come compilare l’F24 per pagare l’IMU di dicembre senza commettere errori

Ecco tutte le modalità per compilare senza fare sbagli il modello F24, necessario per saldare l’IMU del mese di dicembre.

Ci siamo ormai con il mese corrente arriva il saldo dell’IMU, cioè dell‘Imposta municipale propria, un appuntamento ricorrente e invitabile per milioni di contribuenti. Come noto si tratta della tassazione su immobili e terreni  che coinvolge quasi tutti i proprietari pur con delle notevoli eccezioni.

 

come redarre il modello F24
Imu, in pagamento il saldo di dicembre – codiciateco.it

La più importante da ricordare è l’esenzione prevista per le prime abitazioni dove sono fissate residenza del nucleo familiare e dimora abituale (purché non accatastate come case di lusso con i codici A/1, A/8 e A/9). Con la prossima scadenza la modalità di pagamento più diffusa è tramite modello F24, ma sono utilizzabili anche bollettino postale o il portale PagoPA.

Saldo IMU, come pagare con il modello F24

Intanto c’è da dire che il modello F24 è messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, in versione da compilare e stampare. Con questo documento appositamente redatto è possibile usare il servizio home banking della propria banca o sfruttare l’applicazione messa del proprio istituto.

Per chi desidera invece un supporto nella redazione del modello si può verificare la presenza di un calcolatore IMU sul sito del Comune che in genere offre anche un generatore automatico del modello stesso. Le prime informazioni da fornire con l’F24 sono quelle anagrafiche complete di codice fiscale, già peraltro date con l’acconto. I capi codici atto e codici ufficio non sono da compilare, a meno che non sia esplicitamente richiesto.

A questo punto va ricordato che si può pagare usando il modello ordinario o quello semplificato, con voci da compilare e codice da scrivere però identici per ambedue i tipi di documento. Nel campo “Sezione” va scritto il codice del destinatario del pagamento: ER (erario), RG (regione), EL (ente locale).

Si inseriscono poi nella colonna codici tributo i codici della tassa da versare: 3912 (abitazione e pertinenze), 3913 (fabbricati rurali uso strumentale), 3914 (terreni), 3916 (aree fabbricabili), 3918 (altri fabbricati), 3925 (immobili uso produttivo), 3930 (immobili uso produttivo categoria catastale D), 3939 (fabbricati realizzati e destinati ala vendita dalla ditta costruttrice). In codice campo si scrive il codice catastale del comune destinatario. La colonna “rav” si barra solo se si effettua il pagamento con ravvedimento operoso.

Mentre nella colonna “immob. variati” si compila solo in caso di variazioni dell’immobile per il quale si sta pagando. Si barra poi la casella saldo e si indica in “num. immobili” il numero degli immobili per i quali si sta versando. Infine nel campo “rateaz/meserif” si segna il codice “0101” e nel campo “anno di riferimento” l’anno attuale.

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