Economia

Codici numerici sulle banconote: di che si tratta e cosa indicano? Pochi lo sanno

Codici segreti sulle banconote: scopriamo insieme cosa si nasconde dietro questi enigmi monetari, un mondo sconosciuto a molti.

Il cammino dell‘euro ha inizio il 1 gennaio 2002, quando spicca il volo dalle valute nazionali direttamente nelle tasche dei cittadini. Ma attenzione, il debutto ufficiale è stato in realtà tre anni prima, il 1 gennaio 1999. Inizialmente, però, è stato un “fantasma monetario”, utilizzato solo virtualmente per contabilità e pagamenti elettronici.

Dietro ogni numero, una storia: l’affascinante universo delle banconote euro – Codiciateco.it

Ora, chi è il maestro dietro le quinte che manovra l’euro? La Banca Centrale Europea (BCE) assume il comando, orchestrando le politiche monetarie degli Stati membri dell’Unione. A farle eco, c’è l’Eurosystem, una squadra composta dalle Banche Centrali degli stati dell’Eurozona. Il cuore pulsante dell’Eurosystem batte al ritmo delle politiche stabilite dalla BCE. Ma non si ferma qui: assicura il fluire armonioso dei pagamenti nell’Area Euro e si impegna persino nella produzione e distribuzione delle monete in tutti gli stati membri.

Il significato dei codici numerici sulle banconote

E parliamo dei numeri di serie sulle banconote. Ogni banconota è come un individuo unico, identificato da una combinazione di lettere e cifre. Ma cosa significano? La prima lettera rivela l’officina dove è nata la banconota, mentre le cifre seguenti raccontano la sua posizione di nascita nel foglio di stampa. E quei ponti incantevoli disegnati sulle banconote, esistono davvero? No, sono pura magia creativa dello stilista Robert Kalina. Questi ponti sono il simbolo di unione ideale tra i paesi dell’Unione, una scelta ponderata per evitare favoritismi e nazionalismi.

I codici segreti delle banconote euro – Codiciateco.it

E ora, chi stampa fisicamente gli euro? La BCE decide la quantità annuale di banconote e monete da coniare, con l’obiettivo di mantenere la circolazione in salute e sostituire le vecchie. La produzione avviene principalmente presso le zecche degli stati membri, ma ci sono anche stampatori privati coinvolti, di cui 17 sono autorizzati, alcuni addirittura fuori dall’Unione Monetaria.

Ma quanti euro stanno girovagando per il mondo? Alla fine del 2018, circolavano nel mondo oltre 22 miliardi di banconote e ben più di 130 miliardi di monete. Il biglietto da 50 euro si ergeva come il protagonista indiscusso, con una strabiliante quantità di oltre 10 miliardi di esemplari. Non da meno, le umili monete da 1 centesimo dimostravano la loro presenza massiccia, sfiorando la cifra di 35 miliardi di unità. Un intricato balletto di numeri che racconta la storia dell’euro nelle mani di milioni di persone.

Ecco un fatto curioso: le banconote euro sono fatte in carta di puro cotone, rendendole resistenti all’usura. E c’è persino una parte in rilievo per il riconoscimento tattile. Ma come difendersi dalla contraffazione? Gli euro sono tra le valute più sicure, grazie a una serie di sofisticati sistemi anticontraffazione. Strisce olografiche, strisce iridescenti, tutto studiato per rendere difficile e costoso replicare quest’opera d’arte monetaria.

Infine, da dove viene il simbolo €? Si ispira alla lettera greca epsilon ε, omaggiando la Grecia come la culla della civiltà europea. Due linee parallele attraverso il glifo simboleggiano la stabilità della valuta. Presentato nel 1996, l’identità del suo creatore, Arthur Eisenmenger, è rimasta un segreto ben custodito.

Veronica Iezza

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