Il codice Ateco identifica una professione con una combinazione alfanumerica e serve a chi vuole aprire un’attività autonoma, ad esempio un giornalista.
Negli ultimi anni il numero di lavoratori autonomi che hanno aperto Partita Iva è aumentato. Dopo un calo preoccupante durante gli anni della pandemia, i dati hanno cominciato a risalire. In generale in Italia sono oltre 5 milioni i contribuenti che versano le tasse tramite una Partita Iva. Anche per questa ragione il Governo sta dedicando alcune riforme fiscali proprio ai lavoratori autonomi.
Ne sono esempi l’aumento del tetto reddituale per usufruire del regime forfettario al 15% di Iva oppure la rateizzazione del versamento delle tasse e dell’anticipo sull’anno fiscale in 12 mesi. Queste ultime due misure, in particolare, sono state pensate per permettere ai commercianti e ai lavoratori autonomi di disporre di maggiore liquidità e pagare le imposte in modo dilazionato, pur senza andare a pesare sulle casse dello Stato.
Chiunque voglia aprire una Partita Iva avrà bisogno di alcuni dati, in particolare a ogni attività lavorativa dovrà essere associato un codice Ateco. Tali codici non sono altro che combinazioni alfanumeriche che identificano una professione, anche relativamente al regime fiscale a cui bisognerà attenersi.
Poniamo ad esempio il caso di un giornalista che voglia svolgere la propria attività come libero professionista. Dopo l’iscrizione all’albo del giornalisti o dei pubblicisti, egli dovrà recarsi all’Agenzia delle Entrate e compilare il modello AA9/12, inserendo il codice Ateco 90.03.01.
In seguito bisognerà eseguire un passaggio altrettanto importante: l’iscrizione alla propria cassa previdenziale di riferimento. Per i giornalisti si tratta dell’INGPI, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani.
Un procedimento simile riguarda anche chi intraprenda attività di copywriting o collaborazione giornalistica, seppur sprovvisto di patentino da pubblicista. In tal caso bisognerà aprire una Partita Iva e scegliere uno dei due codici Ateco:
Chi non è iscritto all’albo dei giornalisti dovrà far riferimento a una cassa previdenziale specifica, cioè la Gestione Separata, destinata a tutti i lavoratori autonomi che non siano iscritti a casse o albi specifici.
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