Come recuperare un Codice ATECO: se si dispone di una Partita IVA o se si è intenzionati ad aprirla, occorre seguire queste indicazioni.
Il Codice ATECO, secondo la la Normativa Italiana, è obbligatorio per ogni soggetto giuridico con Partita IVA. Se si possiede la Partita IVA, il codice ATECO si trova sulla visura camerale e sul certificato di attribuzione della stessa Partita IVA. Ma come è possibile recuperare il Codice ATECO giusto quando si sta per aprire una Partita IVA?
La classificazione ATECO in vigore oggi è quella approvata dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e predisposta dall’Agenzia delle Entrate nel 2008. Il Codice ATECO è una successione alfanumerica necessaria quando si vuole avviare una propria impresa o si sta per aprire una Partita IVA. Si tratta di un codice, per l’appunto, che identifica ogni ATtività ECOnomica (di qui l‘acronimo di ATECO) e professionale presente in Italia e identificata in modo univoco.
Quando è obbligatorio aprire la Partita IVA e quando si possiede un’attività propria, è necessario avere il Codice ATECO. Questo codice è utile anche per il calcolo previdenziale, dal momento che è associato a un coefficiente di redditività sul quale basare l’imponibile fiscale e i contributi da pagare. La scelta del codice è quindi estremamente importante. Il codice, identificando in modo univoca l’attività economica svolta, viene usato dall’ISTAT sia per indagini statistiche sia per stabilire i contributi e le tassazioni che un’azienda è tenuta a sostenere.
Per capire un codice a quale attività appartiene, si può utilizzare il sito dell’Istituto nazionale di Statistica (ISTAT) dedicato alla classificazione delle attività economiche. Si può usare anche il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Se si possiede già una Partita IVA, il codice ATECO si trova nel certificato di attribuzione della Partita IVA rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso di una società o di una ditta individuale, la successione alfanumerica è riportata nella visura camerale.
Il Codice ATECO è costituito da una sequenza di numeri e di lettere, ognuno dei quali corrisponde a una caratteristica delle aziende. La prima lettera è seguita da due numeri che offrono informazioni sulla divisione (esistono 99 divisioni), da un terzo numero che indica il gruppo, da un quarto che indica la classe, da un quinto che indica la categoria e da un sesto che indica la sottocategoria. Il macro settore economico dell’attività è indicato dalla prima lettera.
La scelta del codice ATECO al momento dell’apertura della Partita IVA è quindi un’operazione fondamentale. Il codice deve essere il più affine possibile all’attività che si intende svolgere. Al momento della scelta del codice è consigliato rivolgersi a un commercialista per evitare di sbagliare. Alcuni esempi di Codice ATECO sono per i bar I56.30.00; per gli avvocati M69.10.10; per i commercialisti M69.20.11; per i parrucchieri S96.02.01. A ogni codice corrisponde una definizione dell’attività alla quale si riferisce.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…