La stagione calda è sempre più vicina, ma sono previsti bonus per l’installazione dei condizionatori nel 2024? Tutti gli aggiornamenti in merito.
Chi ancora non ha installato nella propria abitazione il condizionatore, può ottenere delle agevolazioni economiche nel 2024? Ormai mancano pochissimi mesi alla stagione calda e non bisogna farsi cogliere impreparati in fatto di gestione delle temperature. Qualora non si fosse sfruttato il Bonus Condizionatore lo scorso anno, per il 2024 è necessario correre ai ripari. Vediamo cos’è previsto e cosa viene in soccorso delle persone con meno disponibilità economica.
Esistono vari bonus disponibili per gli interventi edilizi. Tra questi, è previsto anche il bonus climatizzatori sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di un nuovo impianto. Nel 2024 abbiamo tre modi a disposizione per poterlo ottenere: il bonus casa, il bonus mobili o l’Ecobonus. Entriamo più nel dettagli.
Bonus climatizzatore: come ottenerlo nel 2024
In base al tipo di agevolazione richiesta, si potrà recuperare dal 50% al 65% della spesa affrontata, detraendo tutto dalla tasse in fase di dichiarazione dei redditi. Possono usufruirne i proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari dell’immobile nel quale viene installato il condizionatore.
In quanto al bonus casa, sarà possibile recuperare il 50% del costo sostenuto entro 10 anni di tempo, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Si può sfruttare questa agevolazione se il condizionatore installato consente un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore e dall’installatore. L’acquisto andrà effettuato tramite bonifico parlante, indicando anche i codici fiscali delle persone che beneficiano della detrazione, la P.Iva del venditore o di chi installa l’apparecchio, un riferimento alla fattura d’acquisto e alla normativa (articolo 16-bis del Testo unico delle Imposte sui Redditi). E’ necessario anche inviare una comunicazione all’ENEA nei 90 giorni successivi all’installazione.
Anche con il bonus mobili si può recuperare il 50% della spesa entro 10 anni, ma il limite massimo dell’ importo si abbassa a 5000 euro. Non servirà pagare tramite bonifico parlante: l’importante è che la spesa sia tracciabile e che si conservi lo scontrino o la fattura dell’acquisto, contenente il codice fiscale di chi ha affrontato la spesa, nonché la descrizione dettagliata di quanto comprato.
Con l’Ecobonus, invece, si potrà detrarre anche il 65% entro 10 anni, per un limite massimo di spesa di 46.154 euro. Si può applicare ai condizionatori a pompa di calore che garantiscono un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore o da chi li installa. L’impianto deve andare a sostituirne uno già esistente, con l’obiettivo del risparmio. Anche in questo caso è necessario un bonifico parlante che indichi i codici fiscali di chi beneficerà della detrazione, la Partita IVA del venditore o dell’installatore, la fattura d’acquisto e la normativa (Legge 296/2006).