Una sentenza emessa dalla Corte Costituzionale potrebbe dare ai dipendenti pubblici 34 anni di arretrati: ecco di cosa si tratta.
Non legittima la decisione di interrompere gli aumenti per anzianità di servizio nella Pubblica Amministrazione. Questo è quanto decretato dalla Corte Costituzionale in una sentenza da poco emessa. Tutti i dipendenti pubblici che nel 1991-1993 hanno visto bloccati gli aumenti per anzianità di servizio, potrebbero ora ricevere in media trentaquattro anni di arretrati di retribuzione individuale.
34 anni di arretrati per i dipendenti PA: illegittimo lo stop 1991-93 agli aumenti per anzianità di servizio
La sentenza della Corte Costituzionale è rivolta a coloro che hanno, con il sovrapporsi di normative, maturato il diritto alla Retribuzione Individuale di Anzianità nel biennio compreso tra il 1991 e il 1993. Secondo quanto emerso, la retribuzione individuale di anzianità (nota con la sigla R.I.A.) spetta a tutti i dipendenti pubblici che avevano acquisito, alla data dell’ 1 gennaio 1990, un’esperienza professionale di almeno cinque anni di servizio.
La R. I. A., pagata fino al 1990, era stata prorogata fino al 1993 dal decreto legge 384/1992. La successiva legge 388/2000 aveva però escluso dagli aumenti i lavoratori che avevano maturato il diritto di anzianità dopo il 1990. Quanto stabilito dalla legge del 2000 è ora stato dichiarato illegittimo dalla sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta ha infatti evidenziato come la legge introducesse in realtà una modifica con efficacia retroattiva.
La sentenza riguarda solo i dipendenti della Pubblica Amministrazione appartenenti al comparto funzioni centrali e agli altri comparti che hanno avuto la maggiorazione della R.I.A.. Resta escluso il comparto scuola: per ricevere gli arretrati gli insegnanti infatti dovranno afre riferimento ad altre normative.
Secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, gli aumenti di anzianità sono dovuti a chi aveva maturato il diritto fino al 1993. Possibile è quindi il conteggio dei contributi e delle retribuzioni. Per richiedere gli arretrati dell’assegno Maggiorazione R.I.A dalla data di decorrenza del diritto fino al termine del rapporto di lavoro per i pensionati, è disponibile un modello di richiesta da inoltrare alla propria amministrazione per chiedere gli arretrati. Non è ancora chiaro se solo coloro che avevano contestato la legittimità della norma, facendo ricorso, potranno percepire gli arretrati. Più probabilmente la sentenza si applicherà a tutti i dipendenti pubblici indicati nella legge.