Scopriamo quali sono i diritti degli invalidi che possono ottenere l’abilitazione nelle categorie protette e quali sono i procedimenti
C’è sempre un numero di persone importante che ha bisogno di doversi iscrivere alla sezione delle categorie protette che fa riferimento ad individui che soffrono di importanti patologie.
All’interno delle categorie protette rientrano tutti gli individui con disabilità, patologie gravi e altre forme di invalidità psico-fisiche che gli impediscono di avere una vita regolare e tranquilla ed è per questo che lo Stato Italiano ha introdotto delle particolari tutele legislative. Ad esempio, esistono leggi con le quali delle aziende di lavoro hanno l’obbligo di assumere un determinato numero di persone invalide.
Innanzitutto bisogna chiarire un particolare che forse non tutti ne sono a conoscenza: non tutte le persone ritenute disabili possono essere iscritte alle categorie protette ed inoltre prima di poter definitivamente entrare c’è bisogno di un iter che ne certifichi l’invalidità.
È necessario un percorso fatto di visite mediche particolari, da medici specialisti per la patologia di cui si soffre che dichiari l’invalidità della persona attraverso una percentuale. Sono necessari inoltre, importanti dati da inserire per poter rientrare tranquillamente nelle categorie protette che potranno garantire anche un lavoro per i disabili.
Sono vari i requisiti che servono per far sì che si possa ottenere la categoria protetta come ad esempio: essere in età lavorativa: tra i 18 e i 67 anni, presentare il certificato di invalidità superiore al 33% dell’Inail, avere patologie di minorazioni fisiche, sensoriali o psichiche.
Avere disabilità di tipo intellettivo, possedere riduzione delle abilità lavorative che superi il 45%, essere sordi, ciechi ed essere invalidi di guerra, invalidi per servizio o civili di guerra. Bisogna inoltre percepire l’assegno di invalidità al 100% attraverso un accertamento ufficiale dell’Inps ed essere invalidi al 100% purché si conservi una residua capacità lavorativa.
Tra le categorie protette rientrano anche i coniugi o gli orfani superstiti di lavoratori deceduti per causa lavoro, servizio o guerra ed i profughi italiani rimpatriati e figli o coniugi di grandi invalidi di guerra, lavoro o servizio.
Per potersi iscrivere alle categorie protette bisogna avere il certificato di invalidità, in seguito è necessario recarsi presso il centro per l’impiego della propria Provincia e son o necessari requisiti come un’età superiore a 15 anni e inferiore a 65 anni, se si è disoccupati e se non è stata ancora raggiunta l’età del pensionamento. Una volta consegnati i documenti, c’è una graduatoria che attesterà la precedenza degli individui e fattori come le percentuali: anzianità di iscrizione alla graduatoria; carico familiare; locomozione problematica; situazione economica; ulteriori eventuali elementi utili individuati dalle Regioni.
Non dimentichiamo che esistono anche dei siti di lavoro che offrono impieghi a disabili, per cercarli è sufficiente scrivere su Google “lavoro categorie protette”.
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