Chi può andare subito in pensione a 64 anni? Scopriamo chi può farlo e cosa serve per procedere ed ottenere tale riconoscimento.
Qualsiasi lavoratore spera un giorno di poter arrivare alla pensione, ovvero al momento in cui non dovrà più lavorare ed ottenere una somma mensile per poter vivere e provvedere alla propria esistenza. La pensione tuttavia è sempre più un’incognita, a causa dei numerosi interventi che vi sono stati, sembrerebbe quasi prolungarsi sempre più fino ad arrivare al pericolo di non raggiungere l’età pensionabile.
In realtà in alcuni casi è possibile anticipare questa fase della propria vita e poter chiedere la pensione a 64 anni. Un’età che se ben si pensa ancora si è nel pieno della vita, quindi un buon modo per consentire così alle persone che hanno dedicato una vita al lavoro, di avere una seconda giovinezza e svolgere tutte quelle attività che prima per motivi di lavoro non potevano assolutamente.
Pensione a 64 anni è possibile, scopri come
Forse non tutti sanno che è possibile richiedere la pensione a 64 anni. Nel 2024 si richiede un montante contributivo, ovvero la somma dei contributi che sono stati accantonati e rivalutati poi annualmente, pari ad almeno 402.044,56 centesimi. Questo valore calcolato o meglio moltiplicato per il coefficiente di trasformazione relativo ai 64 anni di età cioè 5,184%, porta ad una pensione mensile di 1.6003€, ovvero tre volte l’assegno sociale.
Certo, è vero che avere un simile accantonamento significa aver versato delle somme non indifferenti nell’arco di tutta la vita lavorativa. Basta considerare infatti l’evoluzione negli anni del tasso di capitalizzazione nonché il versamento di 20 anni di contribuzione per arrivare ad un montante di 400 mila euro. Per ottenere tale cifra bisognerà raccogliere 18.000 euro annui il che significa avere uno stipendio medio di oltre 54.500 euro annui o un reddito medio di 72.000 euro percepiti da liberi professionisti iscritti però nella gestione separata.
Scopo di tale anticipo
La Legge ha voluto riconoscere la pensione anticipata, quindi permette a determinati lavoratori di andare in pensione a 64 anni anziché 67, quindi con tre anni di anticipo ma solo nella condizione in cui facendo i calcoli, come sopra menzionati si otterrebbe un assegno mensile pari a 1.600€. Lo scopo chiaramente è quello di consentire tale intervento solo a chi avrebbe già riconosciuta una quota mensile adatta per poter provvedere alle proprie spese. Al tempo stesso non è consentito a chi non raggiungerebbe tali cifre per evitare quindi di dover avere dei soggetti ulteriori a carico dello Stato.