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Chi ha un solo figlio disabile può avere il bonus mamma?

Bonus mamma, ecco a chi spetta la nuova misura pensata per favorire la natalità e sostenere le donne con figli.

donna e bambino disabile
Bonus mamma, anche alle mamme lavoratrici con un solo figlio? – codiciateco.it

Con l’arrivo della circolare applicativa dell’INPS prende il via un’importante e attesa misura a favore della maternità. Si tratta del cosiddetto bonus figli. In realtà è un esonero contributivo  previdenziale, pensato per le lavoratrici madri e applicato direttamente sulle buste paga.

La misura era prevista già a gennaio, ma i ritardi nella pubblicazione della nota esplicativa INPS, ne hanno rinviato gli effetti alla busta paga di febbraio che ha previsto la presenza degli arretrati non corrisposti a gennaio. La finalità del bonus mamma è, come accennato, sostenere le donne che uniscono lavoro e famiglie, contrastando la denatalità sempre maggiore nel Paese.

Bonus mamma, chi riceve il contributo

mamma e due bambini
Esonero contributivo per la lavoratrici madri con almeno 2 figli – codiciateco.it

La prestazione consiste nell’esonero della parte di contributi previdenziali che spettano alla lavoratrice (pari quindi al 9,19 per cento della retribuzione) con un tetto massimo di 3mila euro all’anno. L’aumento corrispondente nello stipendio può arrivare a circa 250 euro al mese. Da considerare che l’incremento non è fisso, ma varia a seconda della contribuzione che si versa all’INPS e della retribuzione annuale lorda (RAL).

In media si stima un aumento di circa 30 euro la mese per le beneficiarie. Per l’anno in corso l’esonero contributivo (in via sperimentale) si estende anche alle lavoratrici madri con due figli e si applica se il figlio più piccolo a meno di 10 anni. Invece, nel biennio 2024 – 26 il bonus vale per le lavoratrici madri con almeno tre figli e si conclude con la maggiore età del figlio più piccolo.

L’esonero contributivo è partito a gennaio, a febbraio sono arrivati anche gli arretrati, per le lavoratrici in possesso di tutti i requisiti necessari. Mentre parte dal mese di nascita del figlio, in caso di figli nati durante l’anno. Ma quali sono le categorie di lavoratrici che possono ottenere il bonus? Ad averne diritto le lavoratrici dipendenti del comparto pubblico e privato, ma con contratto a tempo indeterminato.

Validi anche i contratti di somministrazione, agricoli e di apprendistato. Sono invece escluse le lavoratrici con contratti a tempo determinato, le lavoratrici autonome con partita iva, le lavoratrici domestiche (colf e badanti), le lavoratrici con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, a prescindere dal numero di figli. Non hanno diritto al bonus mamma, nemmeno le lavoratrici madri con un solo figlio anche se in condizioni di disabilità.

Per la richiesta dell’esonero sono previste due modalità, secondo le indicazioni fornite dall’INPS. La prima è fornire al proprio datore di lavoro il numero e i codici fiscali dei figli a carico. Saranno i datori a inserire, nelle denunce contributive, gli esoneri spettanti, per consentire così i controlli sui requisiti. Altra modalità comunicare direttamente all’INPS i codici fiscali dei figli, anche se si attende l’attivazione di una pagina apposita sul sito dell’Istituto.

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