Novità NASPI, cosa cambia per i percettori dell’indennità di disoccupazione. Le modifiche chiarite dall’INPS.
Uno degli strumenti di welfare più importanti del Paese è senza ombra di dubbio la NASPI, acronimo che sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Introdotta nel 2015 e modificata successivamente ha come obiettivo dare un sostegno al reddito dei lavoratori subordinati che hanno perduto involontariamente la propria occupazione. La richiesta per la prestazione si invia all’INPS, che si occupa anche dell’erogazione, per via telematica.
A beneficiare della misura sono i lavoratori dipendenti (con l’eccezione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato), gli apprendisti, i soci lavoratori delle cooperative, il personale artistico con rapporti di subordinazione, i dipendenti a tempo determinato nel pubblico impiego, gli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative che lavorano prevalentemente prodotti propri.
Novità NASPI, che cosa si modifica
La legge in vigore permette la possibilità di avere, oltre alla NASPI, reddito proveniente lavoro subordinato, parasubordinato e autonomo. Il percettore deve però comunicare all’INPS il reddito annuo presunto di questa attività. Infatti esiste un limite di compatibilità tra reddito derivante da queste attività e erogazione della NASPI.
La novità per il sussidio di disoccupazione riguarda proprio questo limite che arriva ora a 8.500 euro per lavoro subordinato e parasubordinato. Il limite da lavoro autonomo è di 5.500 euro all’anno, mentre le prestazioni di lavoro occasionale sono compatibili con un limite di reddito di 5mila euro annui. Con le prestazioni occasionali il percettore non è tenuto a inviare all’INPS alcuna comunicazione riguardo il reddito presunto.
I nuovi limiti comunicati dall’INPS sono chiariti con il messaggio numero 1414 del 9 aprile 2024 corrispondono alla cosiddetta no tax area esclusa da imposizione fiscale. Come accennato la domanda per la Nuova assicurazione sociale per l’impiego si effettua per via telematica all’INPS, mediante le pagine apposite del sito ufficiale dell’Istituto.
Altrimenti la domanda può essere presentata tramite il Contact Center (raggiungibile da rete fissa o da cellulare) o con l’ausilio di Enti di patronato o professionisti abilitati al servizio. Per ottenere la Naspi servono almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedente la perdita del lavoro. La domanda si deve inviare entro 68 giorni dalla perdita del posto.
Il suo importo corrisponde circa al 75 per cento della retribuzione media imponibile percepite negli ultimi quattro anni e si eroga mensilmente per un numero di settimane pari alla metà di quelle retribuite negli ultimi quattro anni, fino a un massimo di 24 mesi.
Le nuove regole consentono quindi di lavorare con un limite di reddito superiore rispetto al passato, ma si deve ricordare che il sussidio si percepisce in misura ridotta di un importo pari all’80 per cento del reddito presunto comunicato all’INPS.