Hai una casa in più e non sai se conviene più affittarla o metterla in vendita? Facciamo due calcoli e scopriamo quale sia la mossa giusta secondo i trend del 2024.
Se sei proprietario di un immobile e non hai idea di quale possa essere la mossa giusta per far fruttare il tuo appartamento, sei nel posto giusto. In molti si stanno chiedendo se nel 2024 sia più conveniente vendere o affittare. Ebbene, facciamo chiarezza in merito.
Non siamo molto ottimisti davanti alle stime che il mercato immobiliare sta presentando quest’anno. Da una parte, sono sempre di più le persone che scelgono di avere un’entrata fissa tutti i mesi locando il proprio appartamento con affitto breve. D’altra parte, ci stiamo preparando all’abbassamento degli interessi dei mutui che potrebbe costituire un incentivo all’acquisto, special mondo in quelle zone particolarmente turistiche. Vendere la casa o metterla in affitto è per lo più una scelta personale, ma per compierla è necessario fare due calcoli e capire quanta liquidità porterà a disposizione.
Nel 2024 conviene più vendere casa o affittarla?
La scelta potrebbe essere legata anche ai piani di vita del proprietario. Qualora ci si trasferisse altrove, la scelta migliore sarebbe senz’altro vendere. Al contrario, se si vuole una rendita vitalizia e non si necessita di una forte liquidità immediata, conviene più affittare. Nel secondo caso, tuttavia, bisogna essere consapevoli che si tratta di un impegno che necessita di gestione costante.
Vendere diventa la scelta più conveniente quando l’immobile è situato in città molto piccole e poco turistiche, dove affittare sarebbe molto difficile. E’ bene però considerare che il mercato immobiliare oggi ha subito le conseguenze della crisi economica e le persone hanno poca liquidità da investire: questo comporta il rischio di vendere la propria casa ad una cifra molto più bassa rispetto al suo reale valore.
Una zona molto turistica, al contrario, rende l’affitto una scelta fruttuosa: parliamo di zone universitarie, industriali o mete turistiche esclusive. In questo caso, non manca il rischio di incappare in un inquilino che non versa la quota del canone di locazione, costringendo il proprietario a lunghi periodi di seccature giuridiche nonché a pagare comunque le spese di condominio.