Se vivi condizioni di disagio economico, puoi tentare l’invio della domanda per ottenere una casa popolare: questa è la procedura da seguire.
Ottenere una casa popolare non è impossibile, seppur si tratti di un processo che può protrarsi per diverso tempo. Trattandosi di un aiuto che lo Stato volge ai cittadini in difficoltà economica, è fondamentale che il reddito della famiglia o della persona che avanza la richiesta dimostri condizioni di svantaggio.
Il Comune assegna di norma la gestione delle case popolari agli IACP (Istituti Autonomi per le Case Popolari), conosciuti anche come ATER (Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale). Questi enti sono responsabili della costruzione e dell’assegnazione degli appartamenti a coloro che sono inseriti in graduatoria. Quest’ultima comprende tutti coloro che hanno presentato domanda in seguito alla pubblicazione dell’apposito bando e hanno dimostrato di rispettare i requisiti minimi richiesti.
La richiesta per ottenere una casa popolare va presentata online sul sito dell’ente pubblico, normalmente il Comune, la Provincia o la Regione, direttamente presso uno sportello comunale o rivolgendosi al patronato. E’ importante considerare che si può procedere esclusivamente dopo la pubblicazione di un bando di assegnazione da parte del Comune. Nel caso in cui non fosse presente, si può contattare l’ente per informarsi circa le tempistiche di pubblicazione dei prossimi nel corso dell’anno.
Non si tratta di una casa distribuita gratuitamente, bensì di un appartamento il cui contratto d’affitto prevede il pagamento di una cifra pressoché simbolica molto più bassa rispetto alla media locale dei canoni di locazione. Si pensi al fatto che un bilocale può venire a costare in media 50€, mentre un trilocale intorno ai 100€.
Presentare la domanda implica, purché si rispettino i requisiti minimi, l’entrare in graduatoria: significa essere messi in lista d’attesa e venir chiamati quando saranno costruiti nuovi alloggi o quando se ne libereranno di già esistenti. Per inviare la richiesta, sono necessari dei documenti che è bene preparare in anticipo: una copia del documento d’identità; la marca da bollo il cui valore viene stabilito dal singolo Comune; l’ISE-erp (Indicatore della Situazione Economica) e l’ISEE-erp (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Questi due documenti, in particolar modo, serviranno a comprendere le condizioni economiche nelle quali vive il nucleo familiare che avanza la richiesta: per ottenerli, basterà recarsi presso qualunque patronato della città, presentando il CUD e i redditi.
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