Capita spesso che una famiglia abbia un’altra casa oltre la principale disabitata per uno o più motivi: ecco cosa succede in questi casi con le tasse all’Agenzia delle Entrate
Avere una casa di proprietà è il sogno di una vita quasi di tutti. E serve una vita intera, appunto, per realizzarlo. Non solo per gettare le basi per avere un lauto anticipo da offrire alla banca che concederà il mutuo, ma anche per scontare poi lo stesso prestito ventennale, trentennale o ancor di più. Un costo fisso netto da ponderare bene, poiché accompagnerà appunto per tantissimi anni. Se non tutta l’esistenza, sicuramente gli anni cruciali da quando una coppia o un singolo individuo decide di prendere tale impegno dopo aver risparmiato abbastanza.
Bisogna poi scegliere tra tasso fisso e variabile: il primo consiste in una rata fissa appunto, determinata e definita al momento del contratto e che non cambierà mai più durante l’intero periodo di accordo. La seconda opzione, invece, è quasi una roulette russa: si parte da una certa cifra ma questa può tanto calare quanto aumentare a seconda delle oscillazioni dei mercati. Un azzardo per chi piace rischiare: può tanto andare bene e spendere meno del previsto per tantissimi mesi tanto, in caso contrario, ritrovarsi con un fardello ancor più gravoso.
Quando una casa è disabitata e come funziona con le tasse
La vita però è strana, si sa, e così mentre da una parte c’è chi desidera e lotta duramente per avere una casa sua c’è chi, dall’altra, magari si ritrova in qualche modo anche più di un appartamento per poi finire di tenerne uno dei vari disabitati per vari motivi. Il riferimento però non è ai casi in cui si tratta di una casa-vacanza, ma per quelle case non usufruibili in quanto non agibili o perché sono necessari lavori di ristrutturazione. Disabitata – premessa doverosa – è una casa senza collegamenti dei servizi essenziali, quindi luce, gas e acqua. Ma come funziona in questi casi? Si pagano le tasse di una casa disabitata e se sì, quali?
L’IMU, per sfortuna del proprietario, purtroppo andrà versato regolarmente. Sono previsti tagli rispetto all’imposta in caso di casa inagibile o disabitata, con uno sconto anche del 50% purché sia dimostrato presso le sedi comunali ma andrà comunica pagata l’imposta municipale propria. Discorso diverso per la Tari, invece: in assenza di una famiglia o membri all’interno di una casa, non è previsto il pagamento.
Tuttavia attenzione: non devono esserci utenze attivate, altrimenti il pagamento è dovuto. Deve essere totalmente ‘sconnessa’, altrimenti, pur essendoci contratti con voci minime di costi annuali, sarà comunque dovuto il pagamento. Il danno alla lunga, dunque, ammonta alla metà del valore dell’IMU che andrà comunque regolarmente versato di anno in anno. Ecco perché molte case fantasma diventano dei pesi non indifferenti per tante persone. E più si va avanti, più si fa fatica a liberarsene.