Non tutti lo sanno, ma è possibile avere una detrazione sulle spese sostenute per una Casa di Cura: scopriamo insieme come fare.
Sono moltissimi i bonus e le agevolazioni che si possono richiedere in questo 2024. Visti i rincari e il costo della vita che si alza sempre di più, è bene conoscere tutti i possibili bonus da richiedere. Oggi in particolare, abbiamo pensato di parlarti di un’agevolazione che in pochissimi conoscono. Si sa che pagare le spese per una Casa di Cura può essere molto dispendioso, per questo vogliamo aiutarti e spiegarti come ottenere uno sconto. Per farlo, è fondamentale tenere d’occhio la fattura per capire se si può approfittare della detrazione. Potresti domandarti: posso detrarre le spese per il ricovero di una persona cara in una Casa di Cura? La risposta è “sì”, ma ci sono alcuni requisiti per accedere all’agevolazione.
Come funziona la detrazione per le spese sostenute per la Casa di Cura
Perché le spese per la Casa di Cura siano detraibili, devono essere destinate all’assistenza personale di una persona non autosufficiente. Le persone non autosufficienti sono quelle che non sono in grado di compiere autonomamente azioni basilari come mangiare, camminare, lavarsi o andare in bagno. La situazione si fa più complessa nel caso in cui la persona assistita sia anche disabile, perché in tal caso potrebbe spettare una deduzione delle spese. La chiave per non perdere il diritto a questa detrazione è prestare particolare attenzione alla fattura. È fondamentale che la fattura emessa dalla Casa di Cura specifichi chiaramente e voce per voce, quali sono le spese per l’assistenza personale rispetto e quali quelle destinate al vitto e all’alloggio.
In particolare, l’articolo 15 del TUIR prevede che sia possibile detrarre il 19% dei costi sostenuti per l’assistenza personale di persone non autosufficienti, fino a una spesa massima di 2.100 euro. Altresì è importante specificare che questa detrazione è consentita solo se il reddito del richiedente non supera i 40.000 euro all’anno. Il limite di 2.100 euro è per singolo contribuente, indipendentemente dal numero di persone assistite. Se, per esempio, una persona paga la retta per due genitori non autosufficienti, il limite di spesa non si duplica, quindi si potranno ottenere solo i 2.100 euro.
Qualora più membri della famiglia contribuiscano alle spese per l’assistenza di un parente, la spesa massima detraibile deve essere divisa tra i contribuenti che hanno effettivamente sostenuto le spese. La normativa specifica che si può ottenere la detrazione solo con una certificazione medica che attesti la non autosufficienza della persona che si trova nella Casa di Cura.
Questa detrazione non si applica solo se la persona si trova ricoverata in una Casa di Cura, ma anche se si assume un assistente personale a domicilio. Ci teniamo di nuovo a sottolineare l’importanza della fattura della Casa di Cura o dell’assistente domiciliare. La struttura deve rilasciare una fattura in cui siano divise le spese per vitto e alloggio da quelle prettamente dedicate all’assistenza. Solo in questo modo, presentando una fattura specifica e dettagliata, si può accedere alla detrazione.
Il beneficio si può ottenere quando si effettua la dichiarazione dei redditi. Quindi, dal commercialista vanno portate le fatture della Casa di Cura o dell’assistente domiciliare. Ci sarà quindi una detrazione sulle imposte in base alle spese sostenute per le cure.