Cartelle esattoriali, semplificazione della rateizzazione: fino a quante rate si potrà dilazionare

Da sapere sulle cartelle esattoriali, il progetto di semplificazione della rateizzazione, fino a quante rate si potrà dilazionare. 

Il governo è determinato sulla strada della semplificazione fiscale per snellire procedure e burocrazia e in questo modo andare incontro ai contribuenti, soprattutto quelli onesti. Tra le tante riforme fiscali in corso, in parte già approvate e in parte in corso di approvazione, c’è anche quella che vuole rendere più facile e strutturale la rateizzazione delle cartelle esattoriali.

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Cartelle esattoriali, semplificazione della rateizzazione – Codiciateco.it

Si tratta ancora soltanto di una proposta ma una rateizzazione in tante parti e su lungo termine dell’importo delle cartelle esattoriali da pagare aiuterà i contribuenti che vogliono pagare i loro debiti con il fisco ma si trovano in una situazione di difficoltà economica.

Di seguito scopriamo i dettagli sulla rateizzazione a lungo termine delle cartelle esattoriali. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Cartelle esattoriali, la semplificazione della rateizzazione

Tra gli obiettivi di riforma fiscale del governo c’è anche la riforma del sistema di riscossione nel suo complesso, per renderlo più semplice e accessibile. Lo scopo è quello di agevolare i contribuenti onesti che non sono riusciti a pagare tutti i tributi dovuti a causa di difficoltà finanziarie ma che vogliono farlo, magari avendo più tempo per saldare i debiti con il Fisco. Per questo motivo, il governo vuole rendere più facile la rateizzazione delle cartelle esattoriali.

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Come funzionerà la rateizzazione delle cartelle esattoriali – Codiciateco.it

Lo ha spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervistato dal quotidiano Il Messaggero. La riforma del sistema di riscossione è tra le priorità del governo, ha sottolineato il viceministro. La semplificazione è necessaria anche per agevolare il recupero di tasse e imposte non riscosse dallo Stato, che ammonta a 1.185 miliardi di euro. Dunque un meccanismo più semplice e soprattutto più efficiente serve sia ai contribuenti sia allo Stato.

Per evitare di accumulare cifre troppo grandi di tasse e imposte non riscosse, il metodo è anche quello di facilitare gli adempimenti fiscali da parte dei contribuenti, in modo da ridurre le somme non riscosse dallo Stato. Sempre allo scopo di agevolare gli adempimenti sarà implementato il ricorso alle tecnologie digitali.

Mentre, in concreto con la riforma della riscossione delle cartelle esattoriali si vuole rendere strutturale la rateizzazione dei pagamenti fino a 120 rate. Una forma di pagamento molto agevolato che, tuttavia, sarà rivolta ai contribuenti che si trovano in oggettiva difficoltà economica e che non possono pagare pur volendolo. Come ha precisato il viceministro Leo. “Il Fisco deve avere un volto umano”, ha sottolineato, “ma anche essere inflessibile con chi fa il furbetto, senza fare sconti”.

Inoltre, il governo punta a rivedere anche il sistema sanzionatorio per chi non paga le tasse, per trovare un nuovo equilibrio e sanzioni più eque. Alcune sanzioni, dunque, andranno ridotte, anche riportarle sulle medie europee mentre altre andranno inasprite, come quelle accessorie per punire i comportamenti fraudolenti verso lo Stato.

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