Cartelle esattoriali: se presento richiesta per il saldo con rate, interrompo la prescrizione?

Le cartelle esattoriali sono sempre un duro colpo, ma cosa succede con la prescrizione se faccio richiesta di saldo a rate? Tutta la verità.

Cartelle esattoriali
Pagamento a rate delle cartelle esattoriali, quando scatta la prescrizione (Codiciateco.it)

Ricevere una cartella esattoriale rappresenta sempre un duro colpo per le finanze delle famiglie. Si tratta dello strumento a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per rientrare da situazioni di credito nei confronti dei contribuenti. Tradotto in altri termini, è l’elemento che viene utilizzato per comunicare al cittadino che ha un debito nei confronti dello Stato rispetto a delle imposte da pagare ed un invito a provvedere al pagamento dello stesso. Dal momento che molto spesso la cifra da tirar fuori per rientrare da un debito è gravosa per le famiglie, si chiede (e si ottiene) un pagamento a rate, per evitare il collasso economico del nucleo in questione.

Ricordiamo, infatti, che in Italia esiste l’istituto della prescrizione che si applica anche alle tasse. Un mancato pagamento viene prescritto in 10 anni se riguarda una imposta da pagare allo Stato, come l’Imu. 5 anni, invece, è il termine fissato per le imposte comunali e regionali, per gli interessi, per le multe stradali e per le sanzioni amministrative ed anche per i contributi INPS ed INAIL. Dopo 3 anni, invece, va in prescrizione il mancato pagamento del Bollo auto. Ma c’è una domanda molto frequente a tal proposito: se chiedo di pagare a rate, interrompo la prescrizione? Oppure posso sperare di non dover pagare tutto per il sopraggiungere della stessa? Scopriamolo insieme.

Cartella esattoriale, pagamento a rate e prescrizione: come stanno le cose

Un uomo disperato
Decido di pagare a rate una cartella esattoriale: interrompo la prescrizione? Come stanno le cose (Codiciateco.it)

Dal momento che la rateizzazione può arrivare anche a 120 rate, coprendo dunque 10 anni, rappresenta una domanda legittima. Ebbene, da questo punto di vista la Corte di Cassazione si è pronunciata in maniera chiara ed inequivocabile. La sola richiesta di un pagamento a rate sospende i termini della prescrizione. Nonostante non rappresenti di per sé un saldo rispetto al debito maturato in precedenza.

Il motivo è presto spiegato: nel momento in cui chiedi un pagamento rateizzato dimostri a tutti gli effetti di essere a conoscenza del debito in questione. Questo vuol dire che se ricevi una cartella esattoriale per imposte statali non pagate e per il mancato pagamento del bollo auto dopo due anni. Se accetti la rateizzazione, resetta il termine di tre anni fissato per il pagamento del bollo auto. Questo vuol dire che, passato il terzo anno, dovrà comunque continuare a pagare anche la parte della rata che corrisponde al bollo. Ricorda, però, che ci sono degli strumenti per pagare meno le cartelle esattoriali.

Cosa succede se non pago le rate?

In questo caso la risposta è molto semplice. Essendo stata resettata con l’accettazione del pagamento rateizzato, il nuovo termine della prescrizione partirà da zero. Se per il bollo auto non pagato l’Esattore non intraprende nessuna azione legale per 3 anni, allora in tal caso sarai libero da questo pagamento,

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