Cartelle esattoriali: in determinati casi puoi pagarle anche un po’ alla volta, occhio a non perdere la possibilità di rateizzazione.
Avere a che fare con le cartelle esattoriali sicuramente è un problema, infatti nessuno si augura di avere debiti, ciò potrebbe accadere per varie ragioni. In alcuni casi potrebbe trattarsi di una svista o di rimandare semplicemente il pagamento in altre circostanze, tuttavia il contribuente potrebbe essere in serie difficoltà, tanto da non riuscire a corrispondere l’importo dovuto.
Diversi contribuenti per questa ragione accedono al servizio di rateizzazione ordinaria. Chi è indebitato con il fisco infatti a prescindere dalle sanatorie, preferisce aderire a piani di rientro personalizzati, piuttosto che passare come un cattivo pagatore. Questa possibilità permette di pattuire autonomamente con l’agenzia le modalità di pagamento.
Cartelle esattoriali, come rateizzare
Quando si decide di rateizzare sicuramente si tira un respiro di sollievo, infatti con le rate gli importi saranno inferiori e ci sarà elasticità. Se si ci appella a questa soluzione, tuttavia si dovrà essere in regola, infatti in tanti credono di essere al riparo da eventuali rischi, ma se la rateizzazione ordinaria non viene onorata entro la scadenza, nonostante ci sia tolleranza e flessibilità anche i piani di dilazione ordinaria, se disattesi possono decadere.
Infatti chi non riesce neppure a pagare le rate deve comunque prestare attenzione, ad essere a rischio infatti è proprio la possibilità di rientrare comodamente nei propri debiti. Secondo quanto previsto dalla rottamazione quater ad esempio saltare anche una sola rata può portare alla decadenza del beneficio e in questo caso il piano di dilazione sarà annullato e si tornerà a dover pagare la cartella in un’unica soluzione.
Cartelle esattoriali, come non perdere il diritto alla rateizzazione
Stando ai piani di dilazione ordinaria, si può arrivare a 72 rate, con l’ultima riforma le rate sono aumentate a 120 in 10 anni. Le rate sono comunque mensili, la possibilità di dilazionare la somma in 120 rate inoltre riguarda solo i contribuenti che dimostrano una seria difficoltà economica.
Con rateizzazione ordinaria infatti, il pagamento obbligatorio è previsto dalla prima rata entro 30 giorni dalla domanda la scadenza. La scadenza deve essere assolutamente rispettata, le rate successive invece potranno essere saldate anche in maniera non consecutiva. Possono essere saltate fino ad un massimo di otto rate anche non consecutive, tuttavia se dovessero diventare superiori ad otto, decadde il beneficio. Bisogna tenere a mente tuttavia che sulle rate ci sono gli interessi e dunque tutto ciò che non è stato versato, dovrà comunque essere scalato dal debito complessivo.