Cartelle esattoriali: come funzionerà la nuova rottamazione per il 2024 scopri come procedere per non farti cogliere impreparato.
La rottamazione quarter dà la possibilità di estinguere diversi debiti, inclusi quelli relativi ai tributi alle imposte e all’Iva, ai contributi previdenziali e assistenziali, riguarda anche alcune multe per infrazioni del codice della strada. Con la rottamazione tuttavia non saranno coperte tutte le somme aggiuntive da pagare, in aggiunta all’importo base infatti, i debitori potrebbero dover pagare alcuni interessi derivanti da ritardata iscrizione a ruolo, e diverse somme maturate a titolo di agio da calcolare sul capitale e sugli interessi. Potranno esserci inoltre delle spese ulteriori per le procedure esecutive e di notifica della cartella.
Il governo sarebbe al lavoro per prorogare i termini della rottamazione quarter, il discorso riguarda chi ha già aderito ma non ha ancora pagato le prime due rate già precedentemente scadute ad ottobre e a novembre. L’emendamento sarà depositato da un giorno all’altro, e non è escluso che possa trattarsi di una riforma contenente alcune modifiche proposte dai parlamentari, che erano già presentate in precedenza. Prorogare ulteriormente non è solo un beneficio, è piuttosto una strategia per incrementare ulteriormente il gettito. Ad essere interessati, stando ai dati sarebbero circa 3 milioni di contribuenti, le somme attestate sono pari a 2,5 miliardi di euro, il 20% in più di quanto previsto. Il gettito atteso dalla rottamazione, è di circa 20 miliardi, per questa ragione ha senso prorogare i termini per i primi due versamenti. L’obiettivo dello stato, è quello di far rientrare il provvedimento il maggior numero di cittadini che hanno già presentato la documentazione sul sito dell’agenzia delle entrate. In questo modo si avrà la possibilità di ridurre diverse spese per il recupero dei crediti fiscali.
La rottamazione quarter, fa parte del decreto milleproroghe istituito dal governo attraverso alcune analisi sul bilancio della camera, attualmente tra le proposte ci sarebbe anche la rimodulazione dell’Irpef agricola. Alcuni esponenti infatti hanno dichiarato che l’obiettivo è quello di mantenere le sanzioni per le fasce di reddito deboli, ma trovando un compromesso. Tra le varie valutazioni, ci sarebbe anche la proroga allo stop dell’incompatibilità per gli incarichi dirigenziali, il discorso riguarda i comuni sopra i 15.000 abitanti. Secondo quanto emerso gli emendamenti di milleproroghe, si stanno concludendo proprio in questi giorni, infatti le votazioni ci saranno oggi fino alle 20, e proseguiranno martedì 13 febbraio con il voto dei relatori, il testo raggiungerà l’aula giovedì 15, mentre il voto finale è previsto lunedì 19.
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