Cartelle esattoriali, questi debiti saranno cancellati e spariranno per sempre, che cosa prevede il decreto riscossione.
Alcuni debiti non possono più essere riscossi, le cartelle esattoriali che li contengono infatti saranno distrutte e restituite all’ente creditore. Ci saranno parecchie novità riguardo ai debiti in seguito alla riforma della riscossione. Il decreto 110 del 2024, ha avuto parecchie critiche quando è trapelata la notizia del discarico dei debiti.
Infatti la pubblicazione è avvenuta solo lo scorso 7 agosto ed è ormai legge, la novità tuttavia entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2025. Le cartelle affidate all’agente di riscossione saranno restituite all’ente creditore, se non riscosse entro cinque anni. L’ente potrà decidere se affidarle allo stesso agente di riscossione o se cancellare definitivamente il credito, in quanto ritenuto inesigibile.
Discarico cartelle esattoriali
Secondo quanto stabilito dalla misura, non è prevista la cancellazione di tutte le cartelle non riscosse, ma solo di un discarico dei crediti dell’agente di riscossione per permettere all’ente impositore di togliere le somme dai bilanci. Il decreto di riscossione prevede che per tutte le cartelle esattoriali affidate all’agenzia delle entrate, e non riscossi entro il 31 dicembre del quinto anno successivo, saranno automaticamente discaricate.
L’agenzia delle entrate inoltre, sarà libera di trasmettere in qualunque momento all’ente titolare del credito la comunicazione di discarico anticipato. Tale possibilità è valida nel momento in cui si è accertato il fallimento del debitore, l’assenza di beni del debitore, la mancanza di nuovi beni rispetto a quelli già presi in considerazione che non hanno permesso il recupero delle somme dovute.
Debiti inesigibili, che significa
Secondo quanto stabilito dal decreto dunque, la possibilità di discarico potrebbe avvenire anche prima che siano trascorsi cinque anni. La cancellazione del debito, dovrebbe basarsi non solo sul tempo trascorso, ma anche su altri elementi, come il periodo in cui il debito è sorto il suo ammontare, le possibilità effettive di recupero e la situazione finanziaria del debitore. Nel momento in cui un debitore non riesce a saldare i debiti che ha contratto, tale credito si trasforma in una cartella esattoriale.
In questo modo il rischio è quello che vengano attivate determinate procedure di riscossione, talvolta anche forzata, che prevedono l’utilizzo di fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento, in questi casi la cosa migliore da fare, è mettersi in regola. In alcune circostanze però i debiti vengono considerati inesigibili, ovvero improbabili da riscuotere per diverse ragioni. È in questa situazione in particolare che è prevista la cancellazione automatica della cartella.