Luglio ha regalato agli italiani alcune importanti novità in termini di tasse e rottamazioni: vediamo insieme il decreto attuativo del CdM
A fine luglio il Consiglio dei Ministri si è riunito per approvare in modo definitivo il decreto attuativo della delega fiscale introducendo alcune modifiche importanti per le tasche degli italiani. Lo scenario internazionale in cui si muove l’Italia vede i mercati tranquilli e positivi nei confronti del nostro paese che beneficia di un ottimo andamento dei servizi con il turismo che la fa da padrone.
Il Pil tiene e le stime parlano di un + 1% per l’anno in corso. Si attende anche l’aiuto previsto con il taglio dei tassi da parte della Bce che dovrebbe concretizzarsi intorno al mese di settembre. Il fisco dunque rimane il perno della manovra governativa che vuole spingere sui consumi riducendo il carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese e favorendo di fatto la ripresa già in essere con il calo dell’inflazione.
La manovra
La strada dunque è segnata e si va verso una proroga del taglio del cuneo fiscale per il prossimo anno e l’idea di mantenere stabile nel medio termine questa importante misura, contenuta nella manovra 2024. Il provvedimento prevede inoltre l’avvio della nuova Irpef, molto attesa dai ceti medio-bassi.
Nell’ultimo Consiglio dei Ministri si è provveduto ad approvare il decreto attuativo della delega fiscale con alcune importanti novità che vanno verso l’accelerazione degli sconti sulla tassazione che vuole fare da leva e incentivare le adesioni alla nuova modalità del concordato preventivo rivolto alle partite iva e a quelle in regime forfettario. Deciso un ribassamento per la percentuale dovuta e prevista per l’acconto di novembre.
Le novità della delega fiscale
La prima novità decisa dal governo nel decreto attuativo della delega fiscale è la proroga della scadenza della quinta rata della rottamazione “quater”, prevista per il 31 luglio e slittata al 15 settembre, che diventa il 20 settembre con i 5 giorni di tolleranza. Su indicazione della Commissione di bilancio la scadenza di fine luglio viene spostata a settembre dunque, permettendo così ai contribuenti di gestire meglio l’esborso ed avere più tempo per ottemperare al pagamento.
Nuove scadenze per le dichiarazioni ed alcune correzioni sul concordato preventivo con lo slittamento al 31 ottobre della scadenza per l’invio delle dichiarazioni relative Irpef e Irap. Ampliato anche il termine per il pagamento degli avvisi bonari che passa da 30 giorni a 60 giorni. La flax tax diventa incrementale dal 10% al 15%, facendo fede sul punteggio Isa delle pagelle fiscali, parametro che indica l’affidabilità fiscale del contribuente. Per i forfettari invece aliquota ridotta al 10% o al 3% se start-up. In sostanza più tempo per tutti dunque, grazie ai correttivi voluti e decisi dal governo in questo fine luglio promettente e positivo.