Cartella in prescrizione, come ne calcolo il termine?

Davanti ad una cartella esattoriale ecco come fare per calcolare con precisione quando scatta il termine per la prescrizione: tutte le info utili.

Calcolatrice e calendario
Cartella esattoriale, ecco come scoprire quando scatta il termine per la prescrizione (Codiciateco.it)

Allo stato attuale delle cose, come è noto, ci sono tantissime famiglie che sono in seria difficoltà dal punto di vista economica. Non c’è un attimo di tregua che viene concesso e la nostra economia funge da tenaglia in alcuni casi. Gli stipendi, infatti, sono fermi da troppi anni quando va bene e nel privato addirittura si registra una tendenza verso il basso. Allo stesso tempo i prezzi aumentano senza soluzione di continuità. In un contesto del genere, va da sé che si vada incontro a sempre più persone che non possono più affrontare le spese ordinarie. E che quindi finiscono per accumulare dei debiti.

Nel momento in cui arriva la classica cartella esattoriale, istintivamente è legittimo immaginare che si possa andare nel pallone. E provare del panico. In tal senso, però, per molte persone all’orizzonte può comparire uno spiraglio di sole. Si tratta della cosiddetta prescrizione, vale a dire quando va a decadere l’obbligo di dover pagare quella cartella esattoriale. Chiaramente, però, ci sono delle norme precise che regolamentano questo istituto italiano. Andiamo a vedere, in tal senso, come calcolare con esattezza il momento in cui scatta la prescrizione per una cartella esattoriale.

Quando una cartella esattoriale va in prescrizione

Donna disperata
Prescrizione per una cartella esattoriale, tutto quello che c’è da sapere a riguardo (Codiciateco.it)

Come è noto, i termini per la prescrizione variano da caso a caso. Per il bollo auto, ad esempio, esso scatta al terzo anno, mentre per le imposte come l’Imu e la TARI dopo 5 anni. Hanno un termine più dilatato nel tempo, vale a dire 10 anni, infine, tasse ed imposte di varia natura che vengono gestite direttamente dallo Stato e che ad esso vengono riconosciute. Non, dunque, ad enti locali come Comuni o Regioni. Andiamo a vedere, però, come si calcola questo lasso di tempo.

Il calcolo parte dal giorno successivo a quello in cui si è ricevuto l’ultimo atto in ordine di tempo, che può essere un accertamento o anche la cartella esattoriale propriamente detta. Se si superano i termini in questione, allora la cartella esattoriale diventa illegittima e la si può contestare. Andiamo a vedere, in tal senso, cosa succede se ricevo un altro atto prima della scadenza prevista. Ecco, in tal senso, come contestare una cartella esattoriale.

Cartella esattoriale, atto prima della prescrizione: cosa succede?

In questo caso la risposta è molto semplice e non piacerà a tutti, come si suol dire. Nel momento in cui si riceve un accertamento o un sollecito di pagamento prima della scadenza, allora in questo caso interrompe il relativo termine e lo fa decorrere nuovamente da capo. E’ considerato, infatti, come interrotto il precedente termine. Per quel che riguarda il rischio pignoramento, ecco se è possibile procedere anche senza cartella esattoriale.

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