Cosa accade se la Carta di Inclusione si smagnetizza o la smarriamo? Possiamo chiedere una sostituzione e al saldo residuo succede questo…
Quante volte ci è capitato di avere problemi con una carta di credito o di debito? Pensiamo ad esempio a quando dobbiamo bloccarla per timore che sia stata clonata, o a quando la carta si smagnetizza e non funziona più. E se dimentichiamo il pin, oppure la smarriamo? Insomma, le problematiche che possono presentarsi con una carta sono numerose e ogni volta cerchiamo una soluzione ai nostri problemi.
Le stesse evenienze possono verificarsi anche con la cosiddetta Carta di Inclusione. Distribuita negli uffici postali a partire dal 26 gennaio, essa è la carta su cui viene versato mensilmente l’Assegno di Inclusione. Quest’ultimo, a sua volta, è la misura economica introdotta dal governo Meloni in sostituzione del Reddito di Cittadinanza, a partire da gennaio 2024.
Per accedere al proprio contributo mensile, gli aventi diritto hanno a disposizione una carta, che però può andare incontro ad alcuni problemi. Poniamo il caso di furto o smarrimento, oppure di smagnetizzazione e malfunzionamento. L’informativa sulla Carta di Inclusione in questo senso parla chiaro: “Il Titolare può richiedere, presso un Ufficio Postale, la sostituzione della Carta in caso di smagnetizzazione, deterioramento o difettoso funzionamento della stessa. In tali ipotesi il Titolare è tenuto a restituire la Carta“, si legge sul sito di Poste.
E del saldo residuo che ne è? Quando si presenta un problema con la carta, infatti, non è detto che il saldo in essa presente sia a 0, pertanto è lecito chiedersi se perderemo i soldi o se questi verranno trasferiti sulla nuova tessera. Ebbene, secondo il regolamento di Poste Italiane, il saldo viene trasferito sulla nuova carta.
Per effettuare queste operazioni bisogna recarsi in un ufficio postale, non dimenticando di portare con sé la carta difettosa da riconsegnare e un documento di riconoscimento. Saranno gli impiegati a effettuare tutte le modifiche necessarie per poter consegnare all’intestatario dell’Assegno di Inclusione una nuova carta, dotata di pin, da usare.
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