La Carta Dedicata a Te rappresenta o meno un buon modo per investire i soldi stanziati? Ecco qualche informazione al riguardo.
La “Carta Dedicata a Te” è un sussidio economico destinato ai nuclei famigliari con almeno tre componenti con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore ai 15.000 euro. Sono in molti che in queste settimane si sono interrogati circa l’efficacia o meno di questa misura. La social card è un buon modo per investire i soldi stanziati oppure rappresenta un fallimento? Questa è la domanda alla quale il dibattito tra i cittadini e le istituzioni sta cercando una risposta.
In data 7 giugno 2024 l’INPS ha chiarito le procedure di verifica per la carta. Il Presidente dell’INPS Gabriele Fava ha infatti presentato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi un progetto per illustrare il ruolo che l’ente ha nella nuova carta “Dedicata a te” 2024. La social card “Dedicata a te” è una carta elettronica di pagamento destinata alle famiglie con determinati requisiti di reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. La carta consente anche il pagamento degli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o il carburante per le vetture. A poterne fare richiesta sono però sono solo i cittadini appartenenti ai nuclei familiari composti da almeno tre persone con ISEE non superiore ai 15.000 euro.
Proprio a partire dai requisiti per richiedere la carta si è originato un dibattitto tra cittadini e istituzioni. La domanda è se questo sostegno diretto sia davvero sufficiente a migliorare la condizione dei beneficiari o se possa trasformarsi solo in un sostegno per nulla incisivo. In molti hanno criticato il fatto che la Carta Dedicata a Te escluda coppie senza figli e persone che vivono da sole. Sono tantissimi i cittadini che ritengono che questa misura ignori le necessità di persone che vivono in situazioni di criticità sociale.
Criticato è stato soprattutto il fatto che la misura avrebbe potuto potenziare le infrastrutture e i servizi pubblici, con investimenti nelle scuole e nella formazione o nelle politiche attive del lavoro. Preoccupazione è stata quindi espressa circa l’efficacia a lungo termine della social card. Un miliardo di euro distribuito senza un piano strategico porterebbe solo a un aumento dell’inflazione, senza benefici per l’economia nazionale.
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