Il decreto attuativo della carta acquisti Dedicata a te è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma c’è stato un errore. Che succede ora?
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale rende di fatto operativa la social card Dedicata a te rinnovata anche per il 2024. Sappiamo che le modalità di rilascio saranno le stesse dello scorso anno, ma quest’anno sono presenti alcune novità importanti; è stata aumenta la lista dei prodotti acquistabili, ma soprattutto sono stati stanziati più fondi il che ha portato ad un aumento dell’assegno, quest’anno di 500 euro, oltre che ad un aumento della platea di persone che potranno beneficiare dell’aiuto.
Così come si va a chiarire chi non potrà avere accesso alla social card, tra questi i percettori della carta acquisti da 40 euro al mese oltre che i beneficiari di altri aiuti a livello locale e non.
Tuttavia si segnala la presenza di un errore nel decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Più che un errore vero e proprio si tratta di una mancanza; non è infatti presente la tabella che indica la distribuzione della social card tra i diversi Comuni. Che succede a questi punto?
La tabella viene annunciata all’interno del testo, ma poi non compare come allegato, questo cambierà qualcosa? Proviamo a fare chiarezza.
Il decreto riguardante la social card Dedicata a te
Come si anticipava, più che un vero e proprio errore la mancanza della tabella come allegato al decreto attuativo risulta più una dimenticanza. I criteri di assegnazione sono specificati all’interno del testo e sostanzialmente confermano quelli dello scorso anno, manca in buona sostanza la tabella con i numeri aggiornati.
E quindi, come saranno ripartiti gli aiuti tra i Comuni? Si tratta, in effetti, di un punto importante se non altro perché la graduatoria di assegnazione è comunale e di conseguenza il numero di persone che riceveranno la carta dipende da come saranno divise le 1.330.000 social card e quindi quante ne saranno a disposizione nei comuni.
Il punto andrà chiarito e probabilmente seguirà una prossima pubblicazione o si attenderanno le direttive ministeriali anche perché i requisiti utilizzati per la ripartizione delle carte sono gli stessi applicati lo scorso anno proprio come spiegato al comma 1 dell’art. 6 del decreto attuativo. E quindi:
- un 50% è ripartito in proporzione al numero di abitanti dei Comuni;
- il restante 50% è invece distribuito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore di reddito pro capite nazionale.
Specifiche che comunque non cambiano la situazione, in quanto i numeri per i Comuni potrebbero essere diversi rispetto allo scorso anno, sia perché ci sono 30mila carte in più sia perché potrebbe essere cambiata la situazione dei comuni. Per questo motivo il Governo o i ministeri deputati dovranno per forza di cosa ufficializzare la distribuzione, c’è tempo comunque fino a Settembre quando inizieranno le convocazioni.