Carta assegno di inclusione, occhio determinati acquisti che – in quanto severamente vietati – porterebbero al decadimento immediato del beneficio. Di quali si tratta
Il nuovo 2024 ha portato subito a un’importante novità per quanto riguarda il contesto dell’assistenza sociale: la carta dell’assegno di inclusione. Subentrata ufficialmente a quella del Reddito di cittadinanza accantonato col vecchio anno, questa sarà il nuovo mezzo pratico ed efficace attraverso il quale verrà erogato l’aiuto statale ai nuclei familiari aventi diritto secondo le disposizioni della normativa vigente, ovvero quelli che versano in condizioni di povertà e dove all’interno vi siano minori, disabili o anziani.
L’Assegno di Inclusione, riconosciuto ufficialmente anche con la sigla di AdI, viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi dal momento del rilascio della carta presso gli uffici di Poste italiane. Trascorso questo periodo, il beneficio può essere rinnovato – previa sospensione di un mese – proprio come accadeva in precedenza per ulteriori dodici mesi e così via. Al termine di ogni periodo di rinnovo di dodici mesi, però, è sempre prevista una sospensione di un mese.
E’ consentito, come ormai noto, l’acquisto di genere di carattere alimentare, oggetti per l’igiene personale, carburante e pagamento di bollette. E’ inoltre possibile prelevare un massimo di 100€ – salvo eccezioni per le famiglie numerose con la scala di equivalenza – con possibilità anche di effettuare bonifici per il pagamento di mutuo o affitto o giroconti postali. Al contempo sono però previsti una serie di acquisti vietati che porterebbero alla perdita del beneficio.
Ecco l’elenco di ciò che è severamente vietato:
Tutte cose ovvie per certi aspetti, in quanto non certamente primarie. Provarci comunque non solo non avrebbe esito positivo ma in più, come già detto, porterebbe alla perdita del diritto all’aiuto. Come inoltre si apprende da regolamento ufficiale, non è consentito anche l’utilizzo della carta all’estero o per acquisti online o tramite servizi di direct marketing. Anche questo, forzando, porterebbe a dire addio al contributo governativo. Dovrà avvenire tutto in territorio nazionale e nei negozi fisici che aderiscono al circuito Mastercard.
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