Cappotto termico, lo spessore giusto per far sì che funzioni e si risparmi

Il cappotto termico applicato alle pareti esterne o interne di un edificio può coibentare perfettamente e portare un vantaggio in termini di risparmio: vediamo insieme quale spessore è più conveniente

cappotto termico isolante
Cappotto termico isolante (Codiciateco.it)

Il cappotto termico fa parte degli interventi raccomandati per la riqualificazione energetica degli edifici. L’Europa indica la via con la direttiva “Case Green” che identifica tempi e modi per arrivare ad un efficientamento energetico del patrimonio immobiliare europeo. Entro il 2030, infatti, si dovrà ottemperare ad una serie di interventi di ristrutturazione relativamente agli immobili esistenti sul territorio europeo. Obbiettivo ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2.

Gli edifici sono risultati essere responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni nocive nell’atmosfera. Intervenire è prioritario stimolando i paesi membri ad agire sugli immobili attraverso un piano di riqualificazione energetica al fine di raggiungere una diminuzione significativa del dispendio energetico. E’ quindi necessario riclassificare gli edifici con interventi mirati che possano rendere effettivo l’efficientamento energetico di un immobile.

Gli interventi

Installazione pannelli isolanti soffitto
Installazione pannelli isolanti (Codiciateco.it)

La priorità è quella di riqualificare il 15% degli edifici più energivori, quelli che risultano essere meno efficienti, portandoli alla classe di prestazione energetica E e successivamente D, entro il 2033, come ci spiega il Giornale. Per gli edifici di nuova costruzione si inserisce l’obbligo di installazione dei pannelli solari per la produzione green di energia. Per ottenere una corretta riqualificazione energetica è necessario preventivare interventi che vadano a migliorare la coibentazione dell’immobile attraverso più interventi riqualificanti.

Tra questi, oltre al rifacimento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con il passaggio alle pompe di calore da collegare ad un impianto fotovoltaico, si rende imprescindibile la coibentazione dell’involucro dell’edificio. Riuscire ad eliminare la dispersione del calore d’inverno e del fresco d’estate è l’unica modalità perseguibile per un corretto efficientamento energetico. Quindi la sostituzione degli infissi esistenti e l’applicazione del cappotto termico sono gli interventi da effettuare per ottenere la miglior prestazione energetica possibile.

Il cappotto termico

Il cappotto termico è uno degli interventi base per la riqualificazione energetica di un edificio in abbinamento alla sostituzione degli infissi esistenti. Si tratta dell’applicazione di pannelli isolanti sulle pareti esterne o interne di un immobile, al fine di coibentare l’edificio e eliminare la dispersione di calore.

Per creare un microclima confortevole nella propria casa e ridurre i costi in bolletta la soluzione è rappresentata dall’installazione di pannelli isolanti anche all’interno della propria abitazione. Per far sì che la coibentazione sia efficace è importante scegliere lo spessore adeguato che arriva fino a 12 centimetri.

I pannelli possono essere di materiali termoisolanti come lana di vetro, lana di roccia, sughero, polistirolo, vetro cellulare e poliuretano espanso. I pannelli vengono affissi mediante colla alla parete o al soffitto, ai quali applicare poi una controparete o un controsoffitto isolante a secco. In questo modo è possibile avere anche un ottimo isolamento acustico, oltre che termico, economico, in grado di far risparmiare sui costi di riscaldamento e raffrescamento.

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