I beneficiari dell’Assegno unico e Universale stanno per ricevere un secondo messaggio sms dall’INPS: ecco di cosa si tratta.
Nei giorni scorsi diverse famiglie che usufruiscono dell’Assegno Unico e Universale (AUU) hanno ricevuto un messaggio sms da parte dell’INPS. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato ai beneficiari alcune informazioni circa lo stato dell’Assegno stesso, che risultava “decaduto“. Se già questo primo messaggio ha suscitato dubbi e preoccupazione tra gli utenti, il secondo sms inviato dall’INPS sta creando ancora più scompiglio tra i beneficiari dell’AUU. Quale è il significato di questi messaggi? Ecco qualche informazione in merito.
Quale è l’oggetto dei messaggi inviati dall’INPS ai beneficiari dell’Assegno Unico e Universale
Sul sito web dell’INPS, lo scorso martedì 7 maggio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha pubblicato un avviso importante. L’INPS ha fornito nell’avviso alcune precisazioni ai suoi utenti circa il significato del messaggio sms inviato ai beneficiari dell’Assegno Unico.
Come spiegato dall’INPS, l’Assegno unico e universale è un sussidio economico che viene percepito dalle famiglie che abbiano figli a carico fino al compimento dei ventuno anni. L’Assegno riguarda i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i pensionati, ma anche i disoccupati e gli inoccupati. Il pagamento dell’Assegno Unico, fino allo scorso aprile, per i titolari di Reddito di cittadinanza è avvenuto sulla vecchia carta RdC (per il Reddito di Cittadinanza).
Il significato del secondo messaggio inviato dall’INPS ai beneficiari dell’AUU
In questi giorni, alcuni beneficiari dell’Assegno Unico e universale hanno ricevuto un primo e successivamente un secondo messaggio. Gli sms comunicavano che l’Assegno Unico è decaduto. Come spiegato nella comunicazione diffusa sul sito web dell’INPS, i messaggi siano stati inviati a chi aveva fatto domanda di Assegno Unico tra il 2022 e il 2023, ovvero nel periodo di fruizione del Reddito di Cittadinanza.
In questo periodo, la domanda AUU sarebbe dovuta essere presentata soltanto per il mese di sospensione. Il mese di sospensione segue i diciotto mesi in cui le famiglie avevano ricevuto il sussidio prima di presentare istanza per il nuovo beneficio. A decadere sono quindi solo queste domande. Con la mensilità di maggio, dunque, non cambierà nulla per le famiglie che beneficiano dell’AUU. Nel secondo sms, l’INPS ha comunicato proprio che non c’è alcun collegamento tra il decadimento della vecchia domanda dell’Assegno Unico con lo stato della domanda attualmente in corso.