Cantieri, si avvicina la partenza della patente a punti. Nuovo mezzo per incrementare la sicurezza dei luoghi di lavoro. Come funziona.
Purtroppo il numero delle vittime nei luoghi di lavoro non accenna a diminuire. Già nei primi cinque mesi del 2024 si sono registrati ben 369 incidenti mortali, in aumento rispetto lo scorso anno. Una situazione drammatica che investe diversi settori produttivi dall’agricoltura all’edilizia.
Proprio nel settore edile sta per prendere il via uno dei nuovi strumenti messi in campo per tentare di aumentare il rispetto delle normative in fatto di sicurezza e quindi contenere il numero degli incidenti. Si tratta della patente a punti per i cantieri, prevista in partenza dal mese di ottobre di quest’anno, ma che potrebbe essere estesa ad altri settori produttivi.
Con il decreto attuativo, presentato nei giorni scorsi dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, emerge subito un’interessante novità. La norma indica l’obbligatorietà della sospensione della patente a punti, fino a 12 mesi, in caso di incidenti mortali per colpa grave dell’impresa. Non la semplice possibilità di sospensione, come deciso inizialmente.
Il provvedimento è stato accolto sulla base delle sollecitazioni venute dalle associazioni dei lavoratori che hanno partecipato al confronto. Le imprese edili dovranno richiedere il nuovo strumento, al via dal primo ottobre, per cantieri temporanei o mobili, presentando una serie di documenti. Tra questi il Documento unico regolarità contributiva (DURC) sugli obblighi previdenziali verso i dipendenti, l’iscrizione alla Camera di Commercio, la valutazione dei rischi e la certificazione fiscale.
Naturalmente per verificare che le nuove regole siano rispettate nei cantieri e che le imprese rispettino gli adempimenti in materia di prevenzione degli infortuni è previsto che i controlli siano intensificati. È prevista una maggiore collaborazione tra INAIL e Ispettorato del lavoro. Il fulcro del nuovo strumento è la patente a punti, con una dotazione iniziale di 30 crediti che possono crescere fino a 100 in casi particolari.
A far crescere la dotazione di punti sono alcuni requisiti delle imprese edili: l’anzianità, il numero dei dipendenti, gli investimenti effettuati in prevenzione e sicurezza, le certificazioni e la tecnologia utilizzata per limitare i rischi sul posto di lavoro. Il numero minimo di punti per operare nei cantieri è di 15 punti. In caso di incidente mortale c’è un decurtazione di 20 punti, che possono diventare 40 per un incidente multiplo.
I sinistri che provocano l’invalidità permanente del lavoratore comportano il taglio di 15 punti per l’impresa. Mentre in caso di malattia professionale del lavoratore i punti tagliati sono 10. L’invalidità parziale e l’inabilità temporanea al lavoro costano alle aziende meno punti. Oltre alla patente a punti, il decreto prevede un ruolo maggiore per i Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza.
Con il decreto sono fissati i termini e la procedura per la presentazione della domanda, le modalità di attribuzione dei punti, il recupero e l’incremento. Si avvia anche la realizzazione del portale gestito dall’INAIL destinato alla patente a punti.
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