Canone Rai, grande novità per quest’anno: il paragone con gli altri Paesi dove si paga di più mentre in altri non c’è
Negli ultimi otto anni sono stati due i grandi cambiamenti che hanno riguardato il canone Rai. Nel 2016 il governo Renzi ha inserito il pagamento della televisione di Stato nella bolletta elettrica. In questo modo la Rai ha recuperato molti soldi poiché è stato molto più difficile evadere. Il secondo cambiamento è entrato in vigore poco più di un mese fa. Dal 1 gennaio 2024, infatti, come prevede la legge di bilancio, il costo del canone da 90 euro annui è sceso a 70 (articolo 1 comma 19 della legge 213 del 30 dicembre 2023)
Facendo un rapido calcolo, se dividiamo i 70 euro per ogni giorno dell’anno, il costo è quasi di 20 centesimi al giorno. Considerando l’inflazione e quanto valgono oggi 20 centesimi, la spesa è molto bassa con un servizio di 16 canali televisivi in chiaro, dall’informazione all’intrattenimento, dalla cultura alla serie in esclusiva fino ai cartoni animati.
Le modalità di pagamento sono diverse: c’è la bolletta dell’energia elettrica o il modello F24 per chi non ha un’utenza elettrica attiva ma c’è anche trattenuta sulla pensione.
Non dimentichiamo che ci sono anche le esenzioni ma vanno richieste. Riguarda chi non detiene un televisore in casa e chi ha almeno 75 anni con un reddito (anche del coniuge) che complessivamente non raggiunge gli 8mila euro. Esenzione anche per chi guarda la tv in streaming utilizzando il monitor del computer o dello smartphone, non collegabili ad antenne: il canone infatti si paga per il possesso di un apparecchio capace di ricevere le onde radiotelevisive.
Proviamo a comparare il costo con le altre Tv di Stato, ma facendo delle distinzioni. Innanzitutto paragonare il costo alla qualità è impossibile poiché è una considerazione soggettiva. In alcuni Paesi, come l’Inghilterra con la Bbc e la Spagna con Rtve, non programmano pubblicità e i costi sono più alti ma diverso è anche il giro d’affari. Per fare l’esempio con Londra, il costo è di circa 153 sterline all’anno, equivalenti a 180 euro, con il fatturato è più del doppio della Rai, ben 7 miliardi di euro.
Qual è il costo, in euro, negli altri Stati europei? In Austria, a seconda del Land, si paga da 223,3 a 284,52. In Belgio non c’è così come nei Paesi Bassi, in Spagna e in Ungheria. In Croazia 137 euro, in Danimarca 303 euro, in Francia 133 euro, in Germania 215 euro, in Grecia 51,60 euro, in Norvegia 315. Infine in Svezia, dove il costo è di 232 euro.
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