In quali casi spetta il rimborso del Canone Rai: ecco le condizioni per cui marito e moglie possono riavere indietro i soldi spesi.
Il canone televisivo in Italia, o impropriamente canone Rai, è una tassa sul possesso della televisione. Chiunque detiene un apparecchio televisivo (ovvero un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare) è tenuto al pagamento del canone. È infatti tenuto al pagamento del canone TV il contribuente intestatario dell’utenza elettrica. Esistono alcuni casi, però, in cui è possibile ricevere un rimborso della tassa pagata in un nucleo famigliare composto da marito e moglie.
I costi delle bollette di luce e gas sono sempre molto elevati. A volte, però, sono possibili rimborsi ed esenzioni dei quali non tutti sono a conoscenza. Per quanto riguarda la bolletta della luce, ad esempio, è possibile ricevere un rimborso di circa trecento euro. Sulla bolletta della luce e dell’energia viene addebitato anche il Canone Rai. Non tutti i contribuenti sono però tenuti a pagare questa tassa. Nel caso in cui i requisiti vengano rispettati, è possibile infatti richiedere le esenzioni.
Dal portale web dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile anche presentare domanda online per ottenere il rimborso delle tasse pagate in bolletta. C’è la possibilità di ottenere un rimborso anche nel caso di un nucleo famigliare composto da marito e moglie. Se marito e moglie appartengono alla medesima famiglia anagrafica, il canone è dovuto una sola volta. Il canone sarà addebitato solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito e l’Agenzia delle entrate procederà alla voltura del canone di abbonamento nei confronti del marito. Nessuna dichiarazione sostitutiva deve essere presentata dalla moglie o dal marito.
L’istanza di rimborso del canone TV addebitato nella bolletta elettrica può essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica. Se moglie e marito sono intestatari di due diverse utenze elettriche (prima casa e seconda casa), il canone potrebbe essere addebitato a entrambi sulle due utenze elettriche. In questo caso è possibile chiedere il rimborso. L’istanza di rimborso potrà essere presentata online indicando come motivo della richiesta il codice 4 e il codice fiscale di ciascun coniuge.
In questo caso, se l’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica sussiste ancora, l’istanza vale come dichiarazione sostitutiva con cui si comunica che il canone di abbonamento non deve essere addebitato ad alcuna delle utenze elettriche intestate al dichiarante, in quanto è già dovuto da altro componente della famiglia anagrafica (quadro B del modello di dichiarazione sostitutiva approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 24 marzo 2016, e successive modifiche).
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