I malati di cancro hanno diritto ad alcune agevolazioni in materia di diritto del lavoro: ecco di che cosa si tratta.
Sono riconosciuti alcuni diritti nei confronti di coloro che soffrono di patologie che prevedono l’aver riscontrato una neoplasia maligna. L’Inps riconosce la disabilità oncologia, quindi, per i pazienti che sono affetti da cancro e si può, così, assumere quelle che sono diverse forme di invalidità civile. Diverse sono le opzioni che possono consistere in sole assenze e permessi dati da concedi di lavoro sino a dei veri e propri sussidi.
Ad ogni modo è importante sottolineare come non si possa in maniera assoluta licenziare un malato di cancro. Per il riconoscimento dell’invalidità civile parte con l’inizio di una procedura che prevede la presentazione all’Inps del certificato medico digitale redatto dal medico di base attestante la malattia oncologica.
Questo in via telematica, il soggetto interessato stesso può accedere al sito dell’Inps attraverso Spid, Cie e Cns. Si effettua una procedura veloce che prevede una visita medica con l’accertamento della patologia dopo al massimo 15 giorni dalla presentazione della domanda (contro i 90 standard). In caso positivo si accede immediatamente ai benefici.
Malati oncologici: permessi, indennità e esenzioni varie, ecco come fare per ottenere i propri diritti riconosciuti
Se l’invalidità viene riconosciuta con il meno del 74% si ottiene comunque esenzione del ticket sanitario. Questo consente ai malati di cancro con esenzione totale di ticket di avere ricette con codice 048. La possibilità è quella di acquistare farmaci e accedere a visite ed esami diagnostici. Se il malato oncologico non è grado di recarsi al lavoro avrà diritto ad un’indennità di malattia fino a 180 giorni nell’anno solare, salvo integrazioni previste dal Ccnl.
Non solo, anche le visite fiscali vengono assolutamente bloccate, in caso vi siano delle terapie salvavita a cui doversi sottoporre come chemioterapia e radioterapia. Coloro i quali sono malati di cancro hanno esigenze forti di cura per questo possono avvalersi – ai sensi della legge 104/1992 – di tre giorni al mese o 2 al giorno di permessi lavorativi. Non solo, anche congedo straordinario per cure – se l’invalidità supera il 50%, di 30 giorni lavorativi all’anno. Non solo, anche il congedo biennale retribuito, per coloro i quali si prendono cura di un malato oncologico grave, questo permesso dal lavoro è della durata massima di due anni.