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Cambio residenza: se non lo comunichi rischi questa sanzione

Cambio residenza: se non si effettua la comunicazione del cambiamento si rischia grosso. Non solo sanzioni e disguidi ma si può parlare anche di reato

Cambio di residenza: cosa si rischia se non si comunica (Codiciateco.it)

Hai effettuato il cambio di residenza ma non lo hai comunicato all’anagrafe del nuovo Comune presso il quale ti sei spostato? Si tratta di un atto che in molti non fanno per distrazione o anche per negligenza ma che può comportare una sanzione e anche dei rischi più gravi. A dirlo è la legge che stabilisce che il cambio va comunicato entro 20 giorni all’ufficio anagrafe del Comune presso cui ci si è trasferiti.

È una specifica che tutti dovrebbero conoscere come anche le conseguenze di quello che può succedere se non si adempie a questo obbligo. Vediamo, dunque, nel dettaglio a cosa va incontro un cittadino che non comunica il cambio di residenza.

Cambio di residenza non comunicato: a cosa si va incontro

Cambio di residenza, sanzioni e perdita dei diritti (Codiciateco.it)

Un cittadino che non comunica il cambio di residenza non solo può essere sanzionato, ma può essere incriminato per reato, senza contare che può vedersi negato alcuni diritti alla persona per via del mancato aggiornamento degli elenchi dell’anagrafe.

La multa che spetta in questo caso, secondo la legge, va da 363 a 1813 euro. Ma non è tutto. I pubblici ufficiali possono procedere anche con il ritiro del libretto dell’auto se sulla carta di circolazione del veicolo non è aggiornata la residenza.

Il cittadino perde, inoltre, le agevolazioni previste dalla legge sull’acquisto della prima casa, se lo spostamento della residenza non viene effettuato entro 18 mesi dalla data del rogito. Perde, inoltre, le esenzioni sulle imposte comunali e l’assistenza sanitaria perché il medico di base viene determinato in base alla residenza della persona.

Altro fattore da non tralasciare è la cancellazione dalle liste anagrafiche della popolazione residente, conseguenza che non consente di ottenere o rinnovare sia la carta di identità, che la tessera elettorale e i certificati anagrafici. Infine, anche le comunicazioni importanti e formali come gli atti, le multe e documenti di questo tipo, non saranno recapitati all’indirizzo adeguato anche se ufficialmente risulteranno notificate.

Si può parlare anche di reato: ecco quando

La mancata comunicazione del cambio di residenza può costituire anche reato. È un aspetto sul quale è bene prestare attenzione. Tutto questo sussiste quando si dichiara il falso sul luogo di residenza, anche tramite un’autodichiarazione. Il rischio è di essere accusati di falso in atto pubblico.

Francesca Bloise

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