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Cambio di residenza, multe salate se tardi nel comunicarlo a loro

Attenzione al cambio di residenza, le multe potrebbero essere molto salate se non lo comunichi agli uffici di competenza. 

Comunicazione cambio residenza (Codiciateco.it)

Quando si cambia casa, fra le tante cose a cui bisogna prestare attenzione vi è quello di fare le dovute comunicazioni. Ci si riferisce chiaramente al caso in cui si cambi la residenza e quindi una persona, un cittadino, non vive più in quella via. Un passaggio molto importante per evitare di perdere la ricezione della dovuta corrispondenza e quindi anche le varie comunicazioni necessarie che devono pervenire al cittadino.

Per questo motivo quindi bisogna stare attenti: non solo comunicare il cambio di residenza ma farlo nei tempi dovuti perché se non si adempie correttamente nel modo previsto dalla Legge, si rischia di avere delle multe molto salate. Quindi è bene seguire correttamente la procedura prevista.

Cambio di residenza, cosa succede se non lo comunichi tempestivamente

Cambio residenza cosa succede (Codiciateco.it)

La legge stabilisce che il cambio di residenza dev’essere comunicato all’ufficio anagrafe del nuovo comune di destinazione entro 24 giorni dal trasferimento. Inoltre nei due giorni lavorativi successivi in cui viene fatta la dichiarazione ufficiale d’anagrafe, procedono le iscrizioni o le registrazioni del nuovo cambio di residenza. Nei 45 giorni si procederà con l’effettivo controllo quindi significa che arriverà la Polizia Municipale presso un nuovo indirizzo di residenza per accertare che effettivamente sia avvenuto questo passaggio correttamente.

Se non si procede invece in questo modo, si rischiano delle sanzioni amministrative pecuniarie molto elevate, si parla dai 100 a 500 euro. Inoltre nel caso di trasferimento dall’estero o all’estero la sanzione varia da 200 a mille euro per ogni anno di omissione. Ma le conseguenze derivanti da questa mancata comunicazione sono tante.

Perdita di agevolazioni

La mancata comunicazione della nuova residenza infatti è sconveniente anche al cittadino perché può far perdere agevolazioni fiscali come ad esempio quelle riconosciute dalle Legge sull’acquisto della prima casa, così come la perdita delle esenzioni sulle imposte comunali. Parimenti l’assistenza sanitaria diversa da quella emergenziale visto che l’assegnazione del medico di base è legata alla residenza. Insomma, comunicarlo è non solo un modo per essere un buon cittadino ma anche per avere delle agevolazioni che altrimenti si andrebbero perse. 

Maria Longo

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