Una vera rivoluzione su busta paga e contributi: scopriamo perchè adesso percepirai una cifra nettamente diversa.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma del Fisco e il taglio dell’IRPEF per il 2024.
La novità più rilevante riguarda la riduzione delle aliquote da quattro a tre, con l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito. In particolare, l’aliquota sarà del 23% per i redditi fino a 28 mila euro, del 25% per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro e del 43% per i redditi superiori a tale limite.
La riforma coinvolgerà circa 25 milioni di contribuenti. Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, a beneficiare del nuovo sistema saranno soprattutto coloro che possiedono un reddito superiore a 28 mila euro. In generale, il guadagno medio sarà di circa 544 euro annui, che potrà salire fino a 611 euro. Più della metà dei nuclei familiari beneficiari risiede al Nord.
Ma i vantaggi deriveranno anche dal taglio dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, con una riduzione del 7% per chi percepisce uno stipendio mensile lordo fino a 1.923 euro (pari a 25 mila euro all’anno) e del 6% per chi percepisce una retribuzione mensile lorda compresa tra 1.923 euro e 2.692 euro (corrispondente a 35 mila euro all’anno).
Per le lavoratrici a tempo indeterminato con tre figli, di cui il più piccolo under 18, oppure due figli, di cui il più piccolo di massimo 10 anni di età, è stata stabilita la totale decontribuzione, fino a un massimo di 3 mila euro. La misura, però, è esclusa per le collaboratrici domestiche.
A beneficiare della decontribuzione saranno esclusivamente i lavoratori dipendenti, per un totale di 14,2 milioni di individui, che potranno contare su una cifra media di 777 euro annui.
In base alle stime effettuate dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, dalla riforma IRPEF ci sarà un vantaggio massimo di 260 euro per ogni contribuente, con una media di 164 euro e un impatto sul reddito individuale dello 0,7%.
Se, invece, vengono considerate insieme le due riforme (IRPEF e taglio contributivo), il guadagno medio per ogni contribuente corrisponderà a 544 euro all’anno, con un’incidenza sul reddito di circa il 2,3%.
Le simulazioni relative alle famiglie, invece, mostrano guadagni pari a 611 euro per ciascun nucleo, con un impatto sul reddito dell’1,7%. A beneficiare maggiormente delle novità saranno quelle composte da 3 o 4 membri e residenti nel Nord-ovest dell’Italia, poi quelle nel Nord-est e nel Centro e, infine, nel Sud e nelle Isole.
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