Busta paga, come pagare meno tasse, svelato il metodo risolutivo che ti permetterà di risparmiare in maniera intelligente.
Ogni contribuente vorrebbe pagare meno tasse, a doverlo fare sono diverse categorie tra cui gli imprenditori, i lavoratori e i pensionati. Si tratta di un obbligo imposto dalla legge a cui non ci si può assolutamente sottrarre, il rischio altrimenti è quello di essere accusati di evasione. Risparmiare però, è possibile ed è anche la legge a permetterlo, esistono infatti diversi metodi messi a disposizione dei contribuenti per pagare di meno e non avere problemi.
Chi è un lavoratore autonomo, ha la possibilità di pagare meno tasse, scegliendo il sistema della flat tax attraverso il regime forfettario per le partite Iva. Si tratta di un regime fiscale accessibile a tutti coloro che hanno una partita Iva e un fatturato non superiore agli 85.000 €. L’aliquota applicata in questo caso è al 15% e si abbassa 5% nei primi cinque anni di attività.
La percentuale inoltre non viene applicata sull’ammontare complessivo dei ricavi, ma soltanto sul coefficiente di redditività, ciò permette di pagare le tasse a forfait mantenendo una percentuale di guadagni esentasse. I coefficienti di redditività, possono variare dal 67 al 78%, a seconda del proprio lavoro e del proprio guadagno.
L’aliquota ordinaria più bassa dell’Irpef, pari al 23% per i redditi fino a 28.000 €, questo regime fiscale dunque è altamente competitivo e vantaggioso. Bisogna però tenere al mente che scegliendo questa opzione, non si potrà detrarre alcuna spesa, ad eccezione dei contributi previdenziali.
I liberi professionisti e lavoratori autonomi possono appellarsi al principio di inerenza, si tratta di una clausola generale dell’ordinamento tributario. Nel momento in cui una partita Iva affronta delle spese, come il biglietto del treno, l’aggiornamento professionale, il pranzo al ristorante il carburante eccetera. Il titolare di partita Iva, dovrà essere in possesso dello scontrino o della fattura. In questo caso sono deducibili dal reddito tutte le spese sostenute nell’esercizio della propria attività inerenti alla stessa.
In alcuni casi può essere deducibile addirittura l’acquisto di una vettura, la percentuale in questo caso è fissata al 20% del costo fino ad un massimo di 18.076 €, queste spese sono deducibili all’80%. Sempre al 20% è deducibile anche la spesa per riparazione manutenzione e carburante dell’automobile. Chi invece è un dipendente e riceve la busta paga ha delle trattenute, tra cui i contributi previdenziali, le trattenute Irpef, le addizionali Irpef e i contributi Inail. Per risparmiare sulle tasse in questo caso, il metodo migliore è quello di richiedere l’accesso alle detrazioni fiscali sull’Irpef.
Tramite la detrazione fiscale, è possibile ottenere uno sconto sulle tasse o ricevere un credito aggiuntivo nella propria busta paga. Le spese che rientrano in questo discorso, sono ad esempio le spese sanitarie, gli interessi per prestiti o mutui, le spese di istruzione, quelle universitarie e molto altro. È consigliato rivolgersi a un professionista e richiedere il il suo aiuto, in modo tale da documentarsi e approfondire la propria situazione personale.
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